Kandovan

Kandovan è un villaggio rupestre nella provincia dell’Azerbaigian orientale e si trova a sud di Tabriz, ai piedi di un vulcano spento, il Kuh-e Sahand (3707 m.), il punto più alto di questa provincia. Le case troglodite sono scavate nelle cosiddette rocce morbide di tufo vulcanico: queste sono le ceneri delle nuvole infuocate di antiche esplosioni del Monte Sahand.
A Kandovan, lo strato di tufo ha uno spessore di oltre 100 metri e l’erosione dell’acqua piovana e del deflusso ha prodotto formazioni coniche simili a quelle della Cappadocia.

Garmeh

Garmeh è una piccola oasi situata nel deserto centrale dell’Iran, nella reagione di Isfahan. Un piccolo villaggio con i suoi 250 abitanti, un affascinato palmeto, una sorgente d’acqua calda, più di 20 capre e qualche cammello che offrono tutto il necessario per farsi stupire in Iran. Arrivare a Garmeh è come tornare indietro nel tempo. Qui lungo il percorso si vedono i vecchi Castelli fatiscenti di 1.500 anni che spuntano fuori e abbelliscono il paesaggio unico della strada.

Le catene montuose centrali dell’Iran, che sono prevalentemente montag

Dizin

Dizin si trova nella vicinanza di Karaj che è il capoluogo della provincia di Alborz. Dizin è la stazione sciistica più importante dell’Iran nonché del Medio Oriente.

A causa dell’elevata altitudine della stazione, la stagione sciistica a Dizin dura di più rispetto alle stazioni sciistiche europee, e di solito è a cavallo tra dicembre e maggio. L’impianto di risalita più alto raggiunge i 3.600 m, rendendolo una delle 40 località sciistiche più alte del mondo. I servizi sciistici di Dizin includono degli hotel, delle baite, dei ristoranti, delle ville e degli appartamenti privati ​​intorno alla stazione sciistica che accolgono migliaia di persone ogni anno.

Il tempio sacro di Chak Chak

Qui tra le montagne e la pianura desertica giace una Kaaba zoroastriana in cima a una montagna, in mezzo alla solitudine del deserto. Chak Chak si trova a 60 km dalla città di Yazd, vicino al villaggio di Sharif Abad, in Ardakan, la seconda città più importante della provincia di Yazd. Attraverso questo paesaggio desertico accompagnato da una piccola catena montuosa color malva e rosa, alla fine di un sentiero decorato da pozzi di kariz nel cuore del deserto dell’Iran centrale, arroccato sul pendio di una scogliera, questo villaggio disabitato accoglie zoroastriani da tutto il mondo dal 14 al 18 giugno di ogni anno.

Ardakan

Ardakan è il capoluogo della Circoscrizione Centrale (Shahrestan) di Ardakan, provincia di Yazd, Iran. Ardakan è la seconda città principale della provincia di Yazd. È stata fondata nel XII secolo nella regione di Zardug. Ardakan si trova a 60 chilometri da Yazd e ha un clima secco. La parola Ardakan in persiano significa “luogo santo” o “luogo pulito” (e la città ha molte attrazioni religiose storiche come la Moschea Zire-deh, Emam-Zadeh Mir Seyyed Mohammad e Tekyeh bazaar e il quartiere centrale conosciuto come Charkh Ab (distribuzione dell’acqua).

Badab Sourt

Le sorgenti Badab Sourt, il monte Damavand e Sarveh Abar kouh (cipresso Abar kouh), Il deserto Lut e Dashte Kavir, sono tra i siti naturali più affascinanti del patrimonio nazionale dell’Iran. Le sorgenti di Badab Sourt, dopo Pamukkale in Turchia, sono classificate come la seconda fonte di acqua salata al mondo, con la sua particolare struttura (a forma di scala) e colorata. Badab Sourt si trova nel distretto di Chahar Dangeh a Sari nella provincia di Mazandaran. I depositi di materia minerale accumulati ai piedi delle montagne per migliaia di anni hanno creato centinaia di pozze rosse e giallo-arancio a forma di scala.

Pasargade

Anche se rimangono meno imponenti delle rovine di Persepoli, i resti dell’antica capitale achemenide meritano una sosta, se non altro per la tomba di Ciro il Grande, fondatore del primo impero persiano. Circondato dalla catena Zagros, la vecchia capitale ha lasciato il posto a un piccolo villaggio costruito nelle vicinanze. Quasi 2.500 olmi piantati prima dell’ingresso al sito – in ricordo della fondazione dell’impero achemenide – punteggiano l’arrivo in luogo da molti anni.

Shahre Sukhteh che significa “città bruciata”, si trova all’incrocio delle rotte commerciali dell’età del bronzo che attraversano l’altopiano iraniano. I resti della città in mattoni di fango rappresentano l’emergere delle prime società complesse nell’Iran orientale. Fondata intorno al 3200 a.C., la città fu abitata durante quattro periodi principali fino al 1800 a.C., durante il quale si svilupparono diversi quartieri distinti della città. Comprendono un’area monumentale, quartieri residenziali, quartieri artigiani e una necropoli.

Un mutamento del letto del fiume e un mutamento del clima portarono all’abbandono della città all’inizio del II millennio a.C. Le strutture, la necropoli e il gran numero di importanti oggetti rinvenuti durante gli scavi e il loro buono stato di conservazione dovuto al clima secco del deserto, fanno di questo sito una ricca fonte di informazioni sull’emergere di società complesse e sui contatti tra loro nel terzo millennio a.C.

Shahdad

Situata circa 100 km a nord est di Kerman, Shahdad è collegata alla zona montuosa e fredda di Sirch da sud-ovest e alle regioni desertiche da nord-est.

Alamut

L’enigmatico Castello di Alamut. Esso è situato tra le montagne sul bordo occidentale della catena degli Alborz, tra la pianura di Qazvin a sud e la provincia di Mazanderan al confine con il Mar Caspio a nord. In passato una parte di queste montagne costituiva il distretto di Daylam, che era ed è tuttora remoto e selvaggio. Separano la pianura dell’Iran centrale dal Caspio e sono una formidabile barriera naturale e paesaggistica. Sul lato nord le pendici sono densamente boscose, e si trovano gli animali selvatici come cinghiale, orso, e in epoca medievale dovevano essere stati molto di più tra cui la tigre del Caspio – oggi la specie corre seriamente il rischio di estinzione –.