Il castello di Saryazdantica banca dei sassanidi  

Il castello Saryazd si trova lungo la strada Yazd-Kerman al villaggio di Saryazd ed è uno dei castelli più grandi e più belli di Mehriz. Il castello risale al periodo dei sassanidi prima dell’arrivo dell’islam in Iran. Questo monumento è circondato da una trincea con una larghezza di sei metri e una profondità di quattro metri, la trincea è considerata il primo strato di difesa del castello.

Firuzabad, Sarvestan, Bishapur

Paesaggio archeologico sassanide della regione di Fars

Situati nel sud-est della provincia iraniana di Fars, gli otto siti archeologici si trovano in tre aree geografiche: Firouzabad, Bishapour e Savestan. Le strutture fortificate, i palazzi e le planimetrie risalgono ai primi e agli ultimi momenti dell’Impero Sassanide, che si estese nella regione tra il 224 e il 658 d.C. I siti includono la prima capitale del fondatore della dinastia, Ardachir Papakan, nonché una città e le strutture architettoniche del suo successore, il re Shapur I. Questo paesaggio archeologico, che si basa su uno sfruttamento ottimale della topografia naturale, testimonia l’influenza delle tradizioni culturali achemenide e parti, e dell’arte romana che ha avuto un impatto significativo sull’architettura del periodo islamico.

Deserto di Lut

Il deserto di Lut, o Dasht-e-Lut, si trova nel sud-est dell’Iran. Tra giugno e ottobre, questa zona subtropicale arida è spazzata dai venti che trasportano sedimenti e provocano un’erosione eolica su scala colossale. Il sito presenta infatti alcuni degli esempi più spettacolari di yardang eoliane (massicce creste ondulate). La proprietà costituisce un esempio eccezionale di processi geologici in corso.

Sarein

Sarein è nota per le sue sorgenti termali. La popolazione conta circa 8.000 abitanti e supera i 20.000 in estate a causa dei numerosi turisti che vi si recano per via del suo clima incantevole.

Gli iraniani hanno da tempo mostrato grande interesse per l’aspetto terapeutico delle acque calde naturali. Oltre ai re che costruirono centri ricreativi ai margini delle sorgenti, il popolo iraniano considerava le sorgenti termali da un punto di vista religioso e divino. Secondo le credenze popolari, queste sorgenti sono protette dalle forze divine e quindi sono dotate di potere soprannaturale e possono curare tutti i disturbi; fisici o psicologici. Inoltre, i grandi studiosi iraniani, tra cui Avicenna, erano interessati alla natura e alle virtù mediche delle acque termali. Dato che l’Iran si trova in una zona montuosa e vulcanica, ospita molte sorgenti termali sparse in tutto il paese.

Takhte Suleiman, il trono di Salomone

Il sito archeologico di Takhte Suleiman, nel nord-ovest dell’Iran, si trova in una valle, nel mezzo di una regione di montagne vulcaniche. Il sito comprende il principale santuario zoroastriano, parzialmente ricostruito durante il periodo Ilkhan nel XIII secolo, nonché un tempio dedicato ad Anahita risalente al periodo sassanide VI e VII secolo. L’architettura del tempio del fuoco, quella delle sale di raduna dei magi e di altri palazzi influenzarono in modo significativo lo sviluppo architettonico durante il periodo islamico che avvenne dopo lo scioglimento del potere dei sassanidi nel VII secolo d.C. Takhte Soleiman ha anche significative relazioni simboliche, associate a credenze molto più antiche dello zoroastrismo, nonché a figure bibliche e leggende.

Shushtar: storico sistema idraulico

Lo storico sistema idraulico Shushtar è stato documentato e inserito nella lista del patrimonio mondiale come un capolavoro del genio creativo umano. Sarebbe stato intrapreso già da Dario il Grande, nel V secolo a.C. Questi sono due grandi canali di deviazione dell’acqua dal fiume Karun. Uno di loro, il canale di Gargar, fornisce ancora acqua alla città di Shustar attraverso una serie di tunnel e gestisce un’intera serie di mulini forniti sistematicamente dal percorso studiato e creato dalla deviazione e quindi il percorso dell’acqua.

Damavand

Il monte Damavand, “il vulcano spento”, è uno dei simboli più importanti dell’Iran. Situato a nord-est di Tehran, nella catena Alborz, la sua vetta con le nevi eterne sale a 5.671 m. di altitudine. Il suo cono vulcanico, di forma simile al Monte Fuji, è raffigurato sulle banconote iraniane da 10.000 Rial e bottiglie di acqua minerale. In una giornata limpida e in un periodo di minore d’inquinamento, può essere visto dall’aereo quando si arriva a Teheran.

Masuleh

Un centinaio di chilometri da Lahijan, passando per Fuman un soggiorno al villaggio di Masuleh sarà una scoperta incredibile. Un momento fuori dal tempo, paesaggi affascinanti e un’atmosfera amichevole e tranquilla. La strada passa per Fuman, famosa per la Kuluce, una torta a forma di frittella rotonda ripiena di noci e cannella. Dopo una pausa golosa, vivamente consigliata, inizia subito una salita decisa verso Masuleh. Quando i tornanti si stringono, il pendio digrada ancora di più, compaiono le prime case color crema. Tra le case, piccole strade pedonali conducono al bazar del paesino. Il villaggio conta quasi 800 abitanti. Le sue pittoresche case di mattoni con i toni caldi, costruite come una terrazza sul fianco della montagna, sono piuttosto tipiche con i loro tetti piatti, alcune delle quali servono come luoghi pubblici.

Persepoli

La monumentale città persiana, ora iraniana, era anticamente la capitale dell’invincibile impero persiano achemenide. Costruita sotto l’ordine del Dario I il Grande, la città è stata costruita a immagine dell’eccessività del Gran Re. Pertanto, Persepoli aveva lo scopo di esibire la potenza dell’impero nell’unico scenario di una città sfavillante per dimostrare l’unità.

Pertanto, Dario I diede l’ordine di riportare tutte le più grandi ricchezze dai quattro angoli delle sue terre, per unirle nel cuore della sua capitale. Ancora oggi possiamo ammirare alcune di queste opere gigantesche. I resti del Palazzo delle 100 colonne mostrano quanto fosse grande la tentazione del Colossale, ciascuno dei suoi pilastri che raggiungeva i 20 metri di altezza per sostenere un massiccio tetto di cedro; delle travi sono state disposte su ciascuna di queste colonne che oggi sfidano il sole della pianura Marvdasht dove giace questa magnifica eredità archeologia millenaria.

Abyaneh

L’Iran non è solo la terra ove c’è Persepoli o dove abbondano moschee o bazar, bensì qui ci sono dei bellissimi villaggi e dei magnifici paesaggi; tra i più affascinanti nel medio oriente.  Per vivere un altro lato dell’Iran, bisogna vedere il colore dei borghi, delle città e dei villaggi come Masuleh, Palangan ed Abyaneh; esso è un pittoresco villaggio situato nella provincia di Isfahan. Ecco una scena tipica, che gioca il suo scenario pittoresco e la sua semplicità per sedurre i turisti. Abyaneh è il villaggio dai toni rossastri, si trova a metà strada tra Kashan e Isfahan, ed è una tappa assolutamente consigliata.