Shahre Sukhteh

Shahre Sukhteh che significa “città bruciata”, si trova all’incrocio delle rotte commerciali dell’età del bronzo che attraversano l’altopiano iraniano. I resti della città in mattoni di fango rappresentano l’emergere delle prime società complesse nell’Iran orientale. Fondata intorno al 3200 a.C., la città fu abitata durante quattro periodi principali fino al 1800 a.C., durante il quale si svilupparono diversi quartieri distinti della città. Comprendono un’area monumentale, quartieri residenziali, quartieri artigiani e una necropoli.

Un mutamento del letto del fiume e un mutamento del clima portarono all’abbandono della città all’inizio del II millennio a.C. Le strutture, la necropoli e il gran numero di importanti oggetti rinvenuti durante gli scavi e il loro buono stato di conservazione dovuto al clima secco del deserto, fanno di questo sito una ricca fonte di informazioni sull’emergere di società complesse e sui contatti tra loro nel terzo millennio a.C.

Shahre Sokhte è una testimonianza eccezionale di una civiltà e di una tradizione culturale che intrattenevano rapporti commerciali e culturali con antichi popoli della valle dell’Indo, delle sponde meridionali del Golfo Persico, del Mar dell’Oman e dell’Iran sud-occidentale. Resti e reperti archeologici indicano il ruolo chiave della città su scala molto ampia in termini di lavorazione di metalli, vasi di pietra, gemme e ceramiche.

Alcuni oggetti scoperti durante gli scavi dimostrano la genialità e l’astuzia degli abitanti della città bruciata: in particolare, nel 1983 gli archeologi hanno portato alla luce un calice color crema, sul quale è stata realizzata la più antica storia d’animazione al mondo. Cinque immagini, realizzate in sequenza attorno al calice, ritraggono una capra che avanza verso un albero, allo scopo di mangiarne le foglie. Questi “frangenti combinati”, possono essere considerati come il più antico cartone animato della storia.

Codesto calice ossia il piccolo vaso oggi si trova a Tehran nel Museo Nazionale.

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