Pasargade

Pasargade

Anche se rimangono meno imponenti delle rovine di Persepoli, i resti dell’antica capitale achemenide meritano una sosta, se non altro per la tomba di Ciro il Grande, fondatore del primo impero persiano. Circondato dalla catena Zagros, la vecchia capitale ha lasciato il posto a un piccolo villaggio costruito nelle vicinanze. Quasi 2.500 olmi piantati prima dell’ingresso al sito – in ricordo della fondazione dell’impero achemenide – punteggiano l’arrivo in luogo da molti anni.

Una nuova capitale per il grande vincitore della battaglia nel 550 a.C., contro l’esercito di Astiage, re dei Medi, Ciro scriverà sicuramente una delle pagine più gloriose della storia Persia. Seguendo l’esempio degli Elamiti che erano i precursori dei Medi, gli Achemenidi formarono allora un immenso territorio che si estendeva su tutto l’odierno Iran e parte dell’Asia centrale.

Una sepoltura reale

Eretto poco dopo la morte di Ciro nel 530 a.C., il grande sarcofago domina i dintorni dall’alto della sua base con sei gradini. Di aspetto imponente, questo antico mausoleo sembra una casa ricoperta di lastre di pietra. Dai primi secoli del I millennio a.C., le tombe in Persia, generalmente installate in una fossa come il misterioso tempio del fuoco della necropoli reale di Naqsh-e Rostam, erano spesso ispirate alle case dei vivi. Il sito archeologico dell’Antica Persia, Pasargade, tra le sue rovine, mette in evidenza la semplice Tomba di Ciro a pianta quadrata costruita con blocchi di pietra che ricorda a prima vista una ziggurat mesopotamica. Ciro il Grande, con la costruzione della sua tomba, volle rispettare le sue origini, ossia le antiche civiltà iraniche e in più riuscì anche a sorprende Alessandro Magno, secoli dopo la sua morte. Si narra, infatti, che nella camera interna Ciro il Grande scrisse un messaggio agli eventuali conquistatori tra cui Alessandro Magno che dopo aver sentito la frase di Ciro il Grande si sarebbe messo a piangere:

“O uomo
Chiunque tu sia,
e in qualunque momento tu venga,
Poiché io so che tu verrai,
Io sono Ciro
conquistai un impero mondiale per i Persiani.
Tu non invidiarmi
per quella poco terra che ricopre il mio corpo!”

Resti importanti

Tra i resti del palazzo privato, del palazzo residenziale e del palazzo d’ingresso sono sparsi i vasti giardini reali. Sapientemente organizzati e irrigati, la loro struttura differiva dai materiali in mattoni di fango utilizzati a Susa. Tuttavia, l’uso dello scisto per Pasargade spiega in gran parte la minore resistenza della pietra rispetto a Persepoli. Rompendo con le tradizioni assire contemporanee, a Pasargade come successivamente a Persepoli, i palazzi erano costituiti da stanze ipostili, stanze il cui soffitto era sostenuto da diverse file di colonne interne. Enormi stanze cerimoniali emersero così attraverso questa nuova tecnica che gli achemenidi usarono appieno per significare la loro superiorità rispetto alle altre nazioni dell’Impero. È anche intriso di influenze straniere, in particolare ioniche, che evocano i grandi templi greci dell’Asia Minore allora sotto la dominazione persiana. Ciro il Grande, il Padre di tutti i soldati medi e persiani, celebrò la conquista di Babilonia con un documento definito come il fondamento della carta dei diritti umani: “Il Cilindro di Ciro”, il quale è un documento d’argilla, in cui è stato registrato la liberazione degli esiliati, compresi gli ebrei. Se siete appassionati delle montagne, via della seta, Persepoli, Dario, Ciro, via della seta, antropologia, paesaggi storici e la cultura affascinante del medio oriente SITO Travel vi aiuta a organizzare il vostro viaggio in Iran, potete contattarci e contarci su di noi, perché la nostra esperienza nasce e si sviluppa sul campo.

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