Baba Taher

Baba Taher Uryan Hamadani,

Seconda una fonte indica che morì nel 1019 d.C. Se questo sia attendibile, allora Baba Taher fu un contemporaneo di Ferdowsi e Abu Ali Sina (Avicenna) e un immediato precursore di Omar Khayyam. Si dice che egli visse settantacinque anni. Si afferma che era uno della setta “Ahl-e Haqq” (Derviscio o seguace della verità) e che sua sorella Bibi Fatimeh è ugualmente rispettata da questa comunità. Baba Taher Uryan Hamadani fu uno dei mistici più eminenti del suo tempo. Era di Hamadan; un uomo istruito, che conosce tutte le cose (che significa hama dan in farsi). Il suo nome popolare Uryan significa “Il nudo”; era un derviscio o un mendicante ispirato. Baba Taher è noto per i suoi dubayti, quattro versi di poesie, sebbene i persiani si riferiscano alle quartine di Baba Taher come rubaiyat. Le poesie di Baba Taher sono recitate fino ai giorni nostri in tutto l’Iran accompagnate da Sih-tar (strumento musicale a tre corde che letteralmente significa tre corde). Le quartine (dubeyti o poesie di due -beyt metri) di Baba Taher sono scritte con accenti locali per cui vanno anche recitate rispettando l’accento marcato della sua città ossia Hamadan. Le canzoni di Baba Taher venivano originariamente lette nei dialetti fahlavi, luri, curdo e hamadani, assumendo la forma attuale nel corso del tempo. Le quartine di Baba Taher hanno una connotazione amorosa, mistica e filosofica.

Contemplando il deserto, vedo solo te

Guardando il mare, sei solo tu che vedo

 

Ovunque io contempli, oltre alle colline e le valli,

solo la tua figura mi verrà in mente.

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