I musei Archeologici nel mondo nascono con lo scopo di fare conoscere al visittore le antiche civilta` ed in tal modo contriburie alla conoscenza delle popolazioni che si sono susseguite nei vari milleni.
L`idea d`un museo a scopo divulgativo a livello di città destinato quindi anche al publico, nasce nel XVIII Sec. In seguito alla rivoluzione Francese e si concretizza con la realizzazione del complesso del Louvre.
In Iran questa esigenza si manifesta dopo le conquiste in India di Nader Shah (il Napleone dell`Iran 1736 1794, egli porta in Iran famoso diamante, Kue-noor, e il trono del pavone ), ed in seguito agli scavi Archeologici compiuti durante il XLX-XX sec.
Nasce l`attuale sede del Museo Archeoliogico (Iran Bastan) progettato negli anni 30 da Andre Godard, architetto francese, studioso, iranista
L`ingresso principale è ispirato ad uno spazio architettonico tipico del periodo dei Parti e dei Sassanidi (dal 220 a.C al 620 d.C ) un grande arco che delimita un spazio coperto, aperto verso l`esterno ed al tempo stesso chiuso, in quanto delimitato e inglobato nell`edificio, scene dell`edificio di Kasra a Tisifonte ( I sec.d.C) il palazzo di Hatra (Al – Hazar) nel nord dell` Iraq.
Questo spazio architettonico, l`ivan, s`ispira alle tribù nomadi che usavano la tenda e avevano la nescessità di creare uno scambio, un filtro tra interno ed esterno. Esso diventa più tardi il tramite naturale tra architettura e ambiente e al tempo stesso rappresenta a livello simbolico il legame costante tra natura e Dio,svolgendo in questo senso la stessa funzione dello Zigurat nel periodo Mesopotamico.
Prototipi di questa architettura sono il palazzo di Bahram-Gur re dei sassanidi a Sarvestan e il palazzo di Ardeshir a Firuzabad (Shiraz).
L`ivan verrà successivamente ripreso nell`architettura del periodo islamico.
Il Museo Archeologico Nazionale rappresenta senza ombra di dubbio il più importante museo iraniano e può essere considerato tra i musei più importanti del Medio Oriente. Sebbene la collezione che espone è estremamente limitata rispetto quanto custodito in sale di prossima apertura, il museo mostra reperti di straordinarie valore per la comprensione delle dinamiche culturali e storiche di tutto l`altopiano iranico.la vasta collezione apre una finestra sul passato con l`esposizione di oggetti provenienti dai più importani insediamenti per un periodo storico che copre gli ultimi 7000 anni di vita umana. Susa, Tape` Siyalk, Persepoli e Giyan documentano uno straordinario sviluppo delle culture urbane dell`Iran che risultano condizionate con certezza indipendenti dalle esperienze politiche culturali della attigua Mesopotamia.
Il primo stadio è rappresentato dalla lavorazione della ceramica. In quest`area abbiamo reperti che risalgono al 7000 a.C una serie d`oggetti che possono essere considerati i simboli della cultura di queste popolazioni.
L`uomo dopo aver abbandonato le caverne si ferma in zone fertili ed ha inizio l`agricoltura. Si specializza nella lavorazione della ceramica usandola come contenitrice di generi alimentari.
Gradatamente su questi oggetti impara ad imprimere i propri sentimenti da principio con disegni presi dal concesso naturale, onde del mare, uccelli, capre, danze collettive,ecc… poi disegnando imprimendo segni simbolici per trasmettere agli altri i suoi pensieri, le sue esperienze, i suoi messaggi: nasce la scrittura.
Sulla base di questa esperienza i Sumeri, gli Egiziani, gli Assiri, i Babilonesi , gli Elamiti e gli Ariani elaborarono un sistema di segni universali: la scrittura cuneifome che sarà uno dei sistemi di comunicazione fondamentale per i contatti economici e culturali del tempo.
In questo ambito elementi significativi sono i sigilli cilindrici e le monete che, nati per esigenze commerciali diventono oggetti di raffinata elaborazione artistica. La scitura diventa strumento per regolare la convivenza civile tra i popoli e tramite documeni legislativi, definisce ambiti territoriali, documenta e legittima il potere. A questo proposito nel museo si possono vedere la stele del codice di Hamurabi ( II Millenio a.C ),le lapidi nella zona di Kermanshah ( scoperte a Sar-pol-e-Zahab ) e le scrittue di Persepoli risalenti al millenio.
Fra gli altri elementi salienti dl museo ricordiamo i diversi tipi di sepoltura che vanno dal secondo millenio al periodo partico, i famosissimi bronzi del Luristan (I Millenio ), i simboli di fertilità del periodo elamita (il toro del tempio di Choga –Zambil), la rappresentazione del mito i Ghilgamesh: la lotta tra l`uomo e la natura ,la vittoria del sapere umnano sulla natura selvaggia (ancora oggi valida).
Passando all`epoca storica i grandi bassorilievi del periodo achemenide, i capolavori del periodo ellenistico partico e le massime espressioni tipiche del periodo sassanide: vetro, ceramiche, lavorazione a stucco con disegni arabeschi e mosaici d`influenza bizantina.
Da notare che nel Museo Iran Bastan, a differenza con alcuni altri importanti musei archeologici del mundo, gli oggetti esposti sono stati ritrovati tramite gli scavi, avvenuti per la maggior parte in territorio iraniano, con metodi scentifici, dando cosi all`esposto un identità ben definita e catalogata.
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