Qazvin Durante l’impero persiano, furono realizzate una serie di opere tra cui la Via Reale Persiana: circa 3 mila km di strade che collegavano varie satrapie dell’impero persiano: dall’odierno Iran fino al mar Mediterraneo, passando per la Turchia di oggi. La via della seta indirizzava i viaggiatori verso Uzbakistan, Afghanistan, Turkmenistan e Iran laddove passava da Nishapur e Semnan per arrivare a Tehran, Qazvin e Tabriz e procedere verso il mar Egeo di Smirne. Qazvin trova le sue radici nel periodo di massimo splendore del commercio attraverso la via della seta in Iran. Qazvin è stata un focolaio di sviluppi storici nella storia iraniana. Nei primi anni dell’era islamica, Qazvin servì come base per le forze arabe. Distrutto da Gengis Khan (XIII secolo), i monarchi safavidi fecero di Qazvin la capitale dell’impero safavide nel 1548 per trasferirlo a Isfahan nel 1598. Durante la dinastia Qadjar e il periodo contemporaneo, Qazvin è sempre stata una dei più importanti centri governativi per la sua vicinanza a Tehran. Attrazioni Bazaar di Qazvin e Caravanserraglio Saraye Sa’do Saltane con la sua architettura tradizionale e interessante è uno dei luoghi più spettacolari di questa città. Si tratta di uno dei luoghi più spettacolari del tradizionale Bazaar dell’Iran. Questo caravanserraglio decorato con i mattoni contiene diverse porte d’ingresso, alcune sono collegate alle strade circostanti, altre sono connesse alle diverse parti del Bazar. Le porte d’ingresso includono il vestibolo con un bellissimo stile architettonico. C’è un Chahar-Sough, un incrocio tra le braccia del bazar - sul lato sud di questa parte con una cupola sopra esso. Intorno a questo passaggio a forma di croce latina ci sono 16 camere con un’altezza di un metro e porte in legno intagliato. Ersie Optic Caffè Durante la passeggiata nel corridoio del caravanserraglio si vedono tante Case del Tè ovvero il Caffè che ospitano i visitatori
Qazvin
Durante l’impero persiano, furono realizzate una serie di opere tra cui la Via Reale Persiana: circa 3 mila km di strade che collegavano varie satrapie dell’impero persiano: dall’odierno Iran fino al mar Mediterraneo, passando per la Turchia di oggi. La via della seta indirizzava i viaggiatori verso Uzbakistan, Afghanistan, Turkmenistan e Iran laddove passava da Nishapur e Semnan per arrivare a Tehran, Qazvin e Tabriz e procedere verso il mar Egeo di Smirne. Qazvin trova le sue radici nel periodo di massimo splendore del commercio attraverso la via della seta in Iran. Qazvin è stata un focolaio di sviluppi storici nella storia iraniana. Nei primi anni dell’era islamica, Qazvin servì come base per le forze arabe.
Nishapur Antica città della provincia iraniana di Khorasan, Nishapur, nonostante i disastri storici e naturali, è stata una delle città più prospere dell’Oriente islamico fino all’era mongola. A lungo eclissata come capitale regionale dalla città santa di Mashahd, Nishapur conserva l’importanza economica per le sue famose miniere turchesi e la sua agricoltura (frutta, cotone, cereali); costituisce una tappa importante sull’asse Tehran-Mashhad (linea ferroviaria, strada). Entrò nella storia con i sassanidi (Shapur I lo fondò; Shapur II lo ricostruì, da cui il nome Nev-Shapur). La città Nishapur, sotto i Selgiuchidi, era diventata uno dei grandi centri intellettuali dell’Islam (patria del sommo poeta Omar Khayam; famoso per la sua scuola teologica – Nezamiyeh – dove insegnava al-Ghazali. Oltre alla scienza, poesia, agricoltura e la turchese, Nishapur si vanta anche per la sua arte raffinata della ceramica che ha una storia molto rilevante in medio oriente. A parte alcune colline archeologiche, scavate anche clandestinamente, molti resti islamici rimangono a Nishapur e nei dintorni: tombe di Omar Khayam e Farid ad-Din Attar, il bazar antico del turchese, l’antico caravanserraglio dove oggi ci sono le botteghe artistiche per la creazione della bigiotteria con una varietà incredibile di turchese iraniano. Umar ibn Ibrahim al-Khayyam Nishapuri: Khayyam Khayyam (1048 – 1131) visse durante il periodo della dinastia selgiuchide in Iran. I selgiuchidi, in termini di cultura e civiltà, erano a un livello molto inferiore a quello degli iraniani, quindi si sono dissolti nella cultura e nella civiltà iraniana. Tuttavia e a causa dei conflitti politici e delle diverse religioni, i selgiuchidi erano attaccati all’Islam sunnita e lo consideravano il successore spirituale del Profeta. È grazie alla sua poesia che questo matematico, astronomo e filosofo persiano viene ricordato. Le famose quartine del libero di Khayyam, grande appassionato di vino, sono un’ode all’ubriachezza. Durante la sua vita, Omar Khayyam era
Nishapur
Antica città della provincia iraniana di Khorasan, Nishapur, nonostante i disastri storici e naturali, è stata una delle città più prospere dell’Oriente islamico fino all’era mongola. A lungo eclissata come capitale regionale dalla città santa di Mashahd, Nishapur conserva l’importanza economica per le sue famose miniere turchesi e la sua agricoltura (frutta, cotone, cereali); costituisce una tappa importante sull’asse Tehran-Mashhad (linea ferroviaria, strada).
Entrò nella storia con i sassanidi (Shapur I lo fondò; Shapur II lo ricostruì, da cui il nome Nev-Shapur). La città Nishapur, sotto i Selgiuchidi, era diventata uno dei grandi centri intellettuali dell’Islam (patria del sommo poeta Omar Khayam; famoso per la sua scuola teologica – Nezamiyeh – dove insegnava al-Ghazali. Oltre alla scienza, poesia, agricoltura e la turchese, Nishapur si vanta anche per la sua arte raffinata della ceramica che ha una storia molto rilevante in medio oriente.
A parte alcune colline archeologiche, scavate anche clandestinamente, molti resti islamici rimangono a Nishapur e nei dintorni: tombe di Omar Khayam e Farid ad-Din Attar, il bazar antico del turchese, l’antico caravanserraglio dove oggi ci sono le botteghe artistiche per la creazione della bigiotteria con una varietà incredibile di turchese iraniano.
Umar ibn Ibrahim al-Khayyam Nishapuri: Khayyam
Khayyam (1048 – 1131) visse durante il periodo della dinastia selgiuchide in Iran. I selgiuchidi, in termini di cultura e civiltà, erano a un livello molto inferiore a quello degli iraniani, quindi si sono dissolti nella cultura e nella civiltà iraniana. Tuttavia e a causa dei conflitti politici e delle diverse religioni, i selgiuchidi erano attaccati all’Islam sunnita e lo consideravano il successore spirituale del Profeta. È grazie alla sua poesia che questo matematico, astronomo e filosofo persiano viene ricordato. Le famose quartine del libero di Khayyam, grande appassionato di vino, sono un’ode all’ubriachezza.
Durante la sua vita, Omar Khayyam era meglio conosciuto come studioso, matematico, astronomo e filosofo. Sceglie lo pseudonimo di “Khayyam” (fabbricante di tende) in riferimento alla professione di suo padre. Ha studiato tutte le discipline sotto la direzione dei più grandi maestri dell’epoca. Alla ricerca della conoscenza, viaggia per il paese, incontra scienziati, va in biblioteche e centri scientifici, come quello di Balkh dove rimane per un anno. Al suo ritorno nella sua città natale, Omar Khayyam è già riconosciuto come uno studioso, di seguito venne invitato dal re selgiuchide Malek Shah per partecipare alla costruzione di un osservatorio a Isfahan, nonché alla riforma del calendario solare persiano. Khayyam crea le tabelle astronomiche e introduce l’anno bisestile. Il calendario solare usato oggi in Iran deve la sua accuratezza a questo grande studioso.
“Bevi vino, hai secoli per dormire”
Tuttavia, fu grazie al suo Rubaayat, una raccolta di oltre 400 quartine – celebrano il vino e i piaceri- Omar Khayyam raggiunse la notorietà mondiale molto tempo dopo la sua morte. “Bevi e sii felice”, proclama questo spirito libero ed esteta epicureo. Disincantato, Khayyam cerca nella bottiglia una via di fuga dalla sua angoscia esistenziale.
“Bevi vino, amico, bevi, perché il tempo è un nemico implacabile. Bevi vino, hai secoli per dormire. “
Khayyam è morto all’età di 83 anni, a Nishapur, dove è sepolto, all’ombra di due cespugli di rose. ” Quando sarò morto, lavami nel vino e, dal legno della vite, fai la mia bara”, chiese il poeta.
Farid ad-Din Attar, è uno dei più famosi poeti e mistici sufi persiani (1140 – 1230).
Il nome Attar è in realtà un soprannome, evidenzia colui che commercia i profumi. Era la professione di suo padre e il poeta l’ha ereditata. Nella sua bottega del farmacista, ha composto la maggior parte delle sue opere. Tuttavia, viaggiò molto e incontrò diversi grandi mistici come il grande poeta mistico della Persia Jalaldin Rumi quando era solo un bambino.
Farid ad-Din Attar è autore di un’importante opera “il verbo degli uccelli”, i suoi biografi gli attribuiscono tra 100.000 e 200.000 versi. I versi parlano dei vari temi del cammino sufi attraverso un arazzo di storie, spesso condotte con prolissità orientale e culminanti sempre nella nostalgia del richiamo, nella concisione del momento: il momento sacro dell’incontro con il divino.
Kamal al-Molk
Kamal al-Molk Mohammad Ghaffari, meglio noto come Kamal al-Molk, 1847 Kashan – 1940 Neishapur), naque in una famiglia fortemente attaccata all’arte, è stato senza dubbio uno degli artisti più eminenti dell’Iran. Kamal al-Molk ha visitato la maggior parte dei musei europei e ha studiato da vicino le opere di alcuni noti artisti come Raffaello, Tiziano e Da Vinci studiando profondamente alcune delle loro opere. Rimase in Europa per circa quattro anni durante i quali non trascorse mai un solo momento invano. Ha sperimentato, creato e imparato, e infine nel 1898 tornò in Iran.
Egli ha fondato un nuovo stile nell’arte iraniana. La pittura iraniana prima di lui e anche nei primi anni della sua vita era molto diversa. Si tratta di uno stile innovativo, non si intende svalutare la pittura in passato; di fatto ha ampliato l’arte della pittura in Iran e ha aperto nuovi orizzonti ai pittori che gli sono succeduti.
Sala degli Specchi: opera più eminente di Kamal al Molk a Palazzo Golestan
Sala degli Specchi è stato il suo magnifico capolavoro “The Mirror Hall”. Questo è il primo dipinto che porta la firma ” Kamal al Molk “. “The Mirror Hall” è stato infatti più un punto di svolta nell’arte iraniana che un semplice dipinto; una finestra su un nuovo mondo piuttosto che dipingere su tela. Con quest’opera, l’artista raffigura meravigliosamente tutta la delicatezza e i dettagli della vasta “Sala degli Specchi” del Palazzo Golestan. In questo dipinto si nota il ritratto vivace e brioso di Naser Din Shah seduto al centro di “The Mirror Hall”. Il riflesso della luce e dell’ombra degli oggetti nella sala decorata con centinaia pezzi di specchio così come il riflesso degli specchi l’uno nell’altro sono rappresentati in modo così delicato che chi guarda non può fare altro che stare in piedi e meravigliarsi.
Caravanserraglio Shah Abbasi di Neishapur è uno degli edifici del periodo safavide che oggi ospita le botteghe e i negozi di artigianato e si trova nella parte centrale della città. Come il bazar storico di Nishapur, si ritiene che la costruzione di questo caravanserraglio sia stata una delle riforme del periodo Shah Abbas I, a Neishabour: il caravanserraglio ha un cortile centrale, 24 stanze, quattro portici, stalle e una piattaforma di carico e scarico delle merci, ovviamente adatto ai cammelli e dromedari che trasportavano vari oggetti e le merci che transitavano all’epoca su via delle seta. Se siete appassionati delle montagne, via della seta, storia del medio oriente, turchese e lapislazzuli, antropologia, paesaggi storici e la cultura affascinante del medio oriente SITO Travel vi aiuta a organizzare il vostro viaggio in Iran, potete contattarci e contarci su di noi, perché la nostra esperienza nasce e si sviluppa sul campo.
Gonbad-e Qabus Gonbad-e Qabus Ibn Voshmgir si trova nella provincia del Golestan (nord-est dell’Iran), città di Gonbad-e Qabus, a nord della città e all’angolo nord-ovest del Parco Nazionale. Conosciuto anche come, Borj-e Qabus (Torre di Qabus) e Maghbar-e Qabus (il Mausoleo di Qabus), si trova a 3 km a sud-ovest delle rovine dell’antica città di Jorjan o Gorgan. Una delle strutture più magnifiche dei primi secoli islamici, questa struttura si staglia ancora nel caos della vita urbana e delle costruzioni, catturando gli occhi di chi guarda anche da distanze chilometriche. L’altezza della torre è registrata come oltre 53 in varie fonti; tuttavia, le ultime indagini di fotogrammetria lo collocano a 53 m, di cui 35 m appartengono al fusto, e 18 m al tetto conico, la struttura ha una pianta circolare, con il raggio della cupola di 4,8 m. Il muro della cupola è spesso 4,8 m, che è la metà del diametro. Alcune di queste tombe hanno avuto funzioni religiose ed erano considerate sacre da molti, mentre altre hanno svolto il ruolo monumentale e commemorativo di personaggi letterari celebrativi, eroi, principi, sovrani, ecc. Le strutture tombali dovrebbero essere studiate in due categorie di periodi pre-islamici e islamici in considerazione della loro presenza in tutta la terra dell’Iran, di vari fattori efficaci nel loro sviluppo e dell’influenza dell’Islam a questo riguardo, che è stata notevolmente considerevole. Dopo l’emergere dell’Islam, iniziarono a seppellire i morti in tombe piane e senza cerimonie speciali. Nel corso del tempo, tuttavia, le tombe dei Compagni del Profeta furono contrassegnate dall’erezione di colonne e ombre di legno. Queste ombre e questi rifugi furono gradualmente modificati e completati con l’aggiunta di altari e luoghi di preghiera, tanto da trasformarne molti in moschee. Classificato come torre tombale, il mausoleo di Gonbad-e Qabus risale al 1006 d.C., è elencata
Gonbad-e Qabus
Gonbad-e Qabus Ibn Voshmgir si trova nella provincia del Golestan (nord-est dell’Iran), città di Gonbad-e Qabus, a nord della città e all’angolo nord-ovest del Parco Nazionale. Conosciuto anche come, Borj-e Qabus (Torre di Qabus) e Maghbar-e Qabus (il Mausoleo di Qabus), si trova a 3 km a sud-ovest delle rovine dell’antica città di Jorjan o Gorgan. Una delle strutture più magnifiche dei primi secoli islamici, questa struttura si staglia ancora nel caos della vita urbana e delle costruzioni, catturando gli occhi di chi guarda anche da distanze chilometriche.
Khuzestan; Ahvaz Il nome Khouzistan, che significa “Terra dei Khuzi”, si riferisce ai nomi dei primi abitanti della provincia, il popolo Khuzi. Questo nome deriva dall’antica lingua degli elamiti detto Uvja. Khuzestan, chiamato anche Arabistan, copre una superfice di 64.055 chilometri quadrati e la sua popolazione rappresenta una ricchezza storica, culturale e soprattutto antropologica visto che qui vige una convivenza tra varie etnie iraniche: Bakhtiari, persiani, arabi-persiani, lur e così via. La popolazione è molto mista, poiché ci sono quasi un milione di parlanti arabi, e l’elemento tribale rimane importante. La regione costituisce la punta di diamante dei piani di sviluppo iraniani, prima attraverso il suo petrolio (il più antico sfruttato in Medio Oriente), poi attraverso la sua agricoltura modernizzata (costruzione di grandi dighe, come quella del Dez; dighe per irrigazione o pompaggio di acqua dal Karun e Karkhe; zona agraria orientata verso colture commerciali: riso, cotone, canna da zucchero e barbabietola da zucchero oltre ai cereali). Karun Il fiume Karun, lungo 950 km, è il fiume più grande dell’Iran. Karun si colloca tra pochi fiumi navigabili in Iran nonché l’unico nel suo genere. Oggi giorno con il problema della siccità, Karun recita un ruolo importante per fornire l’acqua dolce ai rubinetti delle case di. Karun, a sua volta, sorge dalla montagna Zardkooh nella provincia di Ahvaz Chaharmahal e Bakhtiari. Alla fine del suo percorso nel territorio iraniano, Karun arriva a Khorramshahr e in fine lascia l’Iran per vestirsi di un nuovo mantello nel territorio iracheno. Vale dire, Karuz trovatosi tra il confine Iran e Iraq ha assistito una situazione piuttosto drastica durante la guerra Iran – Iraq (1980 – 1988), tanto vero che Khorramshahr – una città nella provincia di Khuzestan - venne presa e conquistata dall’esercito iracheno ma poi stata “liberata” e riconquistata durante le operazioni nazionalistiche iraniane.
Khuzestan; Ahvaz
Il nome Khouzistan, che significa “Terra dei Khuzi”, si riferisce ai nomi dei primi abitanti della provincia, il popolo Khuzi. Questo nome deriva dall’antica lingua degli elamiti detto Uvja. Khuzestan, chiamato anche Arabistan, copre una superfice di 64.055 chilometri quadrati e la sua popolazione rappresenta una ricchezza storica, culturale e soprattutto antropologica visto che qui vige una convivenza tra varie etnie iraniche: Bakhtiari, persiani, arabi-persiani, lur e così via. La popolazione è molto mista, poiché ci sono quasi un milione di parlanti arabi, e l’elemento tribale rimane importante.
Abadan Abadan è una città e il capoluogo della Circoscrizione centrale, di Abadan, provincia del Khuzestan - dell’Iran, al margine della bassa Mesopotamia. È un vasto bassopiano, ai piedi dei Mont Zagros, che si affaccia sul Golfo Persico. Si trova sull'isola di Abadan (68 km di lunghezza, 3-19 km o 2-12 miglia di larghezza), l'isola è delimitata dal fiume Shatt al-Arab a ovest, dal fiume Karun a nord e dal Golfo Persico a sud. La città moderna si è sviluppata dopo il 1910 dovuta all'industria petrolifera. La prima raffineria di petrolio, che fu aperta dalla Anglo-Persian Oil Company nel 1912 con una capacità annua di 120.000 tonnellate, negli anni ‘60 divenne una delle più grandi raffinerie del mondo. Nel 1948 i dipendenti della raffineria costituivano un terzo della popolazione cittadina di circa 100.000, rendendo Abadan la quinta città più grande del paese. I rapporti erano tesi tra gli immigrati e gli arabi-iraniani locali che stavano a guardare mentre i loro palmeti lasciavano il posto a una città industriale. Ma l'industria ha anche generato nuove dinamiche al livello socio-culturale. Già nel 1918, i lavoratori migranti indiani protestarono contro i maltrattamenti da parte della Compagnia e quando scioperarono per chiedere salari più alti, segnalarono la nascita di un movimento operaio petrolifero in Iran. La guerra Iran-Iraq (1980-1988) danneggiò pesantemente la raffineria e la città. La maggior parte della popolazione è fuggita durante la guerra, ma alcuni sono tornati negli anni '90, quando la maggior parte della città è stata ricostruita. Gli Abadani (abitanti di Abadan) sono orgogliosi, e a volte l'orgoglio si trasforma in esagerazione ironica in persiano conosciuta come laaf - scherzi grotteschi o battute esagerate o spiegazioni fin troppo gonfiate ma tutto in una maniera simpatica-, ma anche una forma di espressione consapevole nella cultura popolare abadani. Museo Abadan Il
Abadan
Abadan è una città e il capoluogo della Circoscrizione centrale, di Abadan, provincia del Khuzestan – dell’Iran, al margine della bassa Mesopotamia. È un vasto bassopiano, ai piedi dei Mont Zagros, che si affaccia sul Golfo Persico.
Bushehr Bushehr conosciuto anche come Bandar Bushehr è il capoluogo della provincia omonima in Iran. La città si trova in una vasta pianura che corre lungo la costiera del Golfo Persico dell’Iran sud-occidentale, è costruita vicino all’antica città portuale di Rishahr dei sassanidi. Essa era il principale porto marittimo del paese ed è il centro amministrativo della sua provincia. Bushehr è stato il principale centro commerciale dell’Iran nei secoli passati. Le strutture cittadine sono in stile tradizionale e adeguate al clima afoso della città, nonostante la tradizione, oggi giorno, la maggior parte delle città iraniane sono modernizzate e si adattano alle soluzioni che si trovano sul mercato. Basti pensare alla percentuale molta alta (+70%) dell’urbanizzazione in Iran a partire dagli anni del progresso della costruzione del paese dopo il periodo bellico (Guerra Iran – Iraq 1980 – 1988) Attrazioni Bazar di Bushehr Il vecchio bazar di Bushehr è una delle attrazioni di Bushehr, che si trova nel quartiere di Dehdashti nel vecchio contesto di questa città. Questo bazar, che risale all’era Qajar, era uno dei luoghi più belli e affollati di Bushehr, dove venivano acquistati e venduti una varietà dei prodotti locali e quelli esportati dai paesi del golfo. La struttura del mercato è progettata per proteggere gli acquirenti dalla luce solare in estate e dalla pioggia in inverno. La parte principale del mercato è in direzione sud-nord e le altre parti sono da est a ovest. Ci sono due mercati conosciuti come Moeenotojar e Raeesotojar e molti altri negozi in questo bazar. In diversi periodi dell’anno, soprattutto durante le feste e celebrazioni religiose, nel vecchio bazar si svolgono diversi riti religiosi (Ashura e Tassua i giorni della commemorazione del martirio di Imam hossein, il terzo Imam degli sciiti)e vari eventi. Bushehr, per la posizione portuale e le relazioni con i
Bushehr
Bushehr conosciuto anche come Bandar Bushehr è il capoluogo della provincia omonima in Iran. La città si trova in una vasta pianura che corre lungo la costiera del Golfo Persico dell’Iran sud-occidentale, è costruita vicino all’antica città portuale di Rishahr dei sassanidi. Essa era il principale porto marittimo del paese ed è il centro amministrativo della sua provincia. Bushehr è stato il principale centro commerciale dell’Iran nei secoli passati. Le strutture cittadine sono in stile tradizionale e adeguate al clima afoso della città, nonostante la tradizione, oggi giorno, la maggior parte delle città iraniane sono modernizzate e si adattano alle soluzioni che si trovano sul mercato. Basti pensare alla percentuale molta alta (+70%) dell’urbanizzazione in Iran a partire dagli anni del progresso della costruzione del paese dopo il periodo bellico (Guerra Iran – Iraq 1980 – 1988)
Borujerd Borujerd è una città, il capoluogo della Circoscrizione centrale di Borujerd, nella provincia di Lorestan nell’Iran occidentale. Durante il regno sasanide, Borujerd era una piccola poli guadagnando maggiore attenzione durante il Grande Impero Selgiuchide nel IX e X secolo. Borujerd è stata una città commerciale e strategica sui monti Zagros fino al XX secolo. Oggi Borujerd è la seconda città più grande della provincia del Lorestan e il principale centro industriale, turistico e culturale della regione. La città ha mantenuto la sua vecchia architettura evidenziandola attraverso le moschee, bazar e case costruite nell’era Qajar. La sua gente è principalmente di discendenza Lur – una delle etnie iraniche - , tuttavia esiste anche una minoranza etnica conosciuta come Laks che vive a Borujrd e la sua lingua è conosciuta come laki: tra i clan più importanti di questa minoranza possiamo annoverarne alcune come Balavand, Ghisavand e Shahivand. Moschea Soltani Uno dei preziosi monumenti architettonici del periodo islamico a Borujerd è proprio la Moschea Soltani. Questa moschea, la più grande moschea storica nella parte occidentale dell’Iran, si trova nel centro di Borujerd. La moschea ha tre porte: la porta del nord decorata con gli archi e le nicchie angolari, le piastrelle invece rappresentano lo stile tipico di Qajar, qui si vede infatti il nome di Fathali Shah – uno dei re del periodo relativo-. Il disegno e il piano di questa moschea è un’imitazione della moschea dell’Imam a Tehran. La moschea fu costruita alla fine dell’era Zand e all’inizio dell’era Qajar al tempo di Fathali Shah Qajar. Mausoleo di Imamzadeh Jafar Si tratta di struttura architettonicamente affascinante e si trova nel mezzo di un antico cimitero, ad est di Borujerd. La tomba si trova a un livello inferiore rispetto a quello circostante. Gli intricati intagli sulle porte e intorno alle frange sono i
Borujerd
Borujerd è una città, il capoluogo della Circoscrizione centrale di Borujerd, nella provincia di Lorestan nell’Iran occidentale. Durante il regno sasanide, Borujerd era una piccola poli guadagnando maggiore attenzione durante il Grande Impero Selgiuchide nel IX e X secolo. Borujerd è stata una città commerciale e strategica sui monti Zagros fino al XX secolo.
Bojnourd Bojnourd è il capoluogo della provincia del Khorasan settentrionale, in Iran. La città di Bojnourd si trova nell’Iran nord-orientale, a nord della catena montuosa di Alborz e a sud delle montagne di Kappe Dagh. Nell’angolo nord-occidentale dell’attuale Bojnourd, c’è un’antica collina, che ha ospitato diverse opere storiche. La storia di questa città risale all’era sasanide. Nell’era post-islamica, questa città era la patria di diverse figure mistiche, scienziati. I numerosi villaggi nelle vicinanze di questa città vengono frequentati come luoghi estivi di seguito hanno trasformato Bojnourd in una delle principali destinazioni turistiche dell’Iran. Attrazioni Edificio Espaakho Si trova a cento chilometri da ovest della città di Bojnourd, vicino alla strada che collega questa città alla provincia del Golestan. La storia del monumento risale all’era sasanide ed è stato costruito con pietre fissate con la malta, alcuni degli storici sostengono che questo monumento storico fosse stato un tempio zoroastriano. Casa degli specchi di Mafkham Si tratta di un edificio alto e glorioso, situato a nord di Bojnourd, considerato uno dei monumenti storici inestimabili di questa città. Questo edificio apparteneva a uno dei comandanti dell’era Qajar, il generale Mafkham. La facciata di questo edificio è stata decorata con piastrelle, così come i suoi spazi interni che sono stati decorati con piastrelle e pezzi di specchio, moltiplicando la bellezza del disegno interno. Si tratta di un edificio a due piani, composto da nove camere. Una delle stanze del piano superiore è una grande sala, con le pareti e il soffitto decorati con pezzi di specchio finemente tagliati. In passato, si trovava nel mezzo di un grande frutteto. Area protetta di Qorkhod L’area di conservazione di Qorkhod è molto apprezzata data la sua flora e fauna selvatica. La riserva copre un’area di 43.000 ettari e si trova ad altitudini che vanno dai 1000 metri
Bojnourd
Bojnourd è il capoluogo della provincia del Khorasan settentrionale, in Iran.
La città di Bojnourd si trova nell’Iran nord-orientale, a nord della catena montuosa di Alborz e a sud delle montagne di Kappe Dagh. Nell’angolo nord-occidentale dell’attuale Bojnourd, c’è un’antica collina, che ha ospitato diverse opere storiche. La storia di questa città risale all’era sasanide. Nell’era post-islamica, questa città era la patria di diverse figure mistiche, scienziati. I numerosi villaggi nelle vicinanze di questa città vengono frequentati come luoghi estivi di seguito hanno trasformato Bojnourd in una delle principali destinazioni turistiche dell’Iran.
Attrazioni
Edificio Espaakho
Si trova a cento chilometri da ovest della città di Bojnourd, vicino alla strada che collega questa città alla provincia del Golestan. La storia del monumento risale all’era sasanide ed è stato costruito con pietre fissate con la malta, alcuni degli storici sostengono che questo monumento storico fosse stato un tempio zoroastriano.
Casa degli specchi di Mafkham
Si tratta di un edificio alto e glorioso, situato a nord di Bojnourd, considerato uno dei monumenti storici inestimabili di questa città. Questo edificio apparteneva a uno dei comandanti dell’era Qajar, il generale Mafkham.
La facciata di questo edificio è stata decorata con piastrelle, così come i suoi spazi interni che sono stati decorati con piastrelle e pezzi di specchio, moltiplicando la bellezza del disegno interno. Si tratta di un edificio a due piani, composto da nove camere. Una delle stanze del piano superiore è una grande sala, con le pareti e il soffitto decorati con pezzi di specchio finemente tagliati. In passato, si trovava nel mezzo di un grande frutteto.
Area protetta di Qorkhod
L’area di conservazione di Qorkhod è molto apprezzata data la sua flora e fauna selvatica. La riserva copre un’area di 43.000 ettari e si trova ad altitudini che vanno dai 1000 metri sopra il livello del mare ai 2700 metri sopra il livello del mare. La sua temperatura media annuale è di nove centigradi e le precipitazioni annuali ammontano a 660 millimetri. Gli alti pinnacoli, le grandi rocce, le innumerevoli valli e cascate, le grandi pianure, le vaste foreste e prati, le grotte piccole e grandi, le ampie sorgenti e la flora e la fauna diversificate catturano l’attenzione di tutti i turisti che viaggiano nella regione. Se siete appassionati delle montagne, trekking, fotografie, antropologia, paesaggi storici e la cultura affascinante del medio oriente SITO Travel vi aiuta a organizzare il vostro viaggio in Iran, potete contattarci e contarci su di noi, perché la nostra esperienza nasce e si sviluppa sul campo.
Villaggio di Espidan
Il villaggio di Espidan si trova nel distretto rurale di Garmkhan a Bojnourd. Il villaggio si trova ai piedi dei monti Aladaq, che a sua volta copre gran parte del Turkmenistan, dell’Afghanistan settentrionale e dell’Iran nord-orientale. Questo villaggio ha un clima freddo e secco e la sua pendenza generale segue la pendenza naturale della regione, cioè verso nord. A causa della posizione e del predominio delle condizioni naturali in Espidan, il villaggio e le montagne circostanti sono esposti alle precipitazioni durante tutte le stagioni fredde. Quindi, è coperto di neve ed è bianco per la maggior parte dell’anno ed è per questo che è stato chiamato Sepidan ossia bianco.
Birjand Birjand è il capoluogo della provincia iraniana orientale del Khorasan meridionale. Essa è noto per la produzione di zafferano, crespino e tappeti fatti a mano. Essendo vicino al confine con l’Afghanistan, Birjand si trovava sulla Via della Seta che connetteva l’Afghanistan al continente l’Europa. La città ha un clima secco con una differenza significativa tra le temperature diurne e notturne. È una città in rapida crescita, diventando così uno dei maggiori centri di produzione agricola nell’est dell’Iran. Attrazioni Giardino Akbarieh Akbarieh è uno degli edifici storici di Birjand. Questo edificio è stato costruito su due piani nell’era Qajar da Shokat al-Molk. Questo monumento comprende una sala degli specchi, una pergola, decorazioni a nido d’ape (nicchie angolari o moqarnas) e uno schema ufficiale che erano semplicemente per la ristorazione di agenti politici nazionali e stranieri. Questo giardino è stato registrato come monumento del patrimonio mondiale nella conferenza dell’UNESCO nel 2011. Castello di Birjand Il castello di Birjand èla città di Birjand. Copre un’area di 3000 metri quadrati ed è stato costruito in epoca safavide (XVII sec%2la città di Birjand. Copre un’area di 3000 metri quadrati ed è stato costruito in epoca safavide (XVII sec) Imamzadeh Zeid ibn Musa, è noto come “Zeidulnar” si trova nel villaggio di Afreez di Birjand. La struttura principale è una torre a otto pannelli in mattoni. Le pareti interne di questa struttura sono decorate in modo molto semplice, sebbene la facciata sia lavorata con mattoni intricati e delicatamente posati. Si dice che sia il luogo di sepoltura di uno dei nipoti dell’Imam Moosa Kazem. Giardino e palazzo di Rahimabad Rahim Abad è uno dei giardini meravigliosi dell’Iran e si trova in un villaggio con lo stesso nome. Rahim Abad ha una posizione speciale tra i giardini iraniani per la sua architettura e decorazioni speciali. Questo
Birjand
Birjand è il capoluogo della provincia iraniana orientale del Khorasan meridionale. Essa è noto per la produzione di zafferano, crespino e tappeti fatti a mano. Essendo vicino al confine con l’Afghanistan, Birjand si trovava sulla Via della Seta che connetteva l’Afghanistan al continente l’Europa. La città ha un clima secco con una differenza significativa tra le temperature diurne e notturne. È una città in rapida crescita, diventando così uno dei maggiori centri di produzione agricola nell’est dell’Iran.
Bandar Abbas Bandar Abbas è una città portuale e il capoluogo della provincia di Hormozgan, nella parte meridionale dell’Iran. La città si affaccia sul Golfo Persico e si prende una posizione strategica sullo stretto di Hormuz. La prima testimonianza di Bandar Abbas risale al regno di Dario il Grande (tra il 522 e il 486). Il comandante di Dario, Silacus, si imbarcò da Bandar Abbas verso l’India e il Mar Rosso. Durante la conquista dell’impero persiano da parte di Alessandro, Bandar Abbas era conosciuto con il nome di Hormirzad. Attrazioni Quartiere antico di Suru Il quartiere antico di Suru si trova nella parte centrale di Bandar-e Abbas ed è uno dei luoghi d’interesse della provincia di Hormozgan. Nella zona sono state scoperte numerose monete di epoca sassanide, safavide e qajar, che ora sono conservate nel Museo Bandar-e Abbas. Nella parte settentrionale del quartiere di Suru si trovavano dei boschetti che non molto tempo fa includevano migliaia di alberi di datteri e altri alberi come, mesquite, tamerici e euforbia. La gente di Suru trascorre 3 mesi in questi boschetti in estate. Grotta di sale di Khersin C’è una cupola di sale a 3 chilometri dal lato nord-occidentale di Siaho, nel corridoio internale si è creato una lunga grotta di sale molto curiose. Le forme di dissoluzione del sale hanno creato nella cupola varie forme curvilinee. La cupola di sale di Khersin Siaho, in particolare la cascata di sale, marcano i loro cressi con enormi colonne di sale e hanno le caratteristiche uniche rispetto alle altre cupole di sale della provincia. Tempio degli indiani Il tempio indù è uno dei notevoli monumenti storici di Bandar Abbas, che si trova in via Imam Khomeini, di fronte al mercato. L’edificio fu costruito nel 1892, durante il regno di Mohammad Hassan Khan, l’allora sovrano di
Bandar Abbas
Bandar Abbas è una città portuale e il capoluogo della provincia di Hormozgan, nella parte meridionale dell’Iran. La città si affaccia sul Golfo Persico e si prende una posizione strategica sullo stretto di Hormuz. La prima testimonianza di Bandar Abbas risale al regno di Dario il Grande (tra il 522 e il 486). Il comandante di Dario, Silacus, si imbarcò da Bandar Abbas verso l’India e il Mar Rosso. Durante la conquista dell’impero persiano da parte di Alessandro, Bandar Abbas era conosciuto con il nome di Hormirzad.