Arte del vetro

Arte del vetro di Tehran

Shishegari

L’industria del vetro artigianale ha una lunga storia in Iran in quanto i ricercatori fanno risalire l’antichità di questa produzione artistica a 2000 anni a.C., infatti i materiali scoperti dalla Ziggurat di Choghazanbil a Susa, Lorestan, Persepoli e altre regioni dell’Iran hanno evidenziato la loro affermazione.

I diversi metodi di produzione del vetro sono: soffiatura, stampaggio, laminazione e filatura. Per produrre inizialmente il vetro con la tecnica della soffiatura, le materie prime vengono versate nel forno per essere fuse, una volta completamente fuse, l’operaio immerge un cannello chiamato Dam nel vetro fuso mentre lo ruota avvolgendolo a un’estremità del cannello, si ottiene una piccola bolla chiamata allora “la prima palla”. Nella fase successiva, un’altra porzione viene prelevata dal forno avvolgendola attorno alla prima pallina e l’operaio crea la forma desiderata formando la pallina con degli strumenti adatti tra cui anche le forbici per tagliare le file del vetro fuso.  Esiste quindi una serra all’interno delle vetrerie con temperatura di 45-55° C dove gli oggetti si raffreddano gradualmente al variare della temperatura nell’atmosfera della stanza.

Per quanto riguarda l’oggettistica in vetro soffiato la varietà è immensa e spazia dagli oggetti di design a quelli più decorativi come bicchieri in vetro soffiato, lampadari, vasi, specchi, finestre, portacandele, anfore e caraffe.

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