Ardabil

È il capoluogo della Provincia di Ardabil, nell’Iran nord-occidentaledi. Ardabil ha un affascinante bazar a volta, uno splendido mausoleo che rappresenta uno dei sito del Patrimonio mondiale in Iran: Il santuario dello sceicco Safiddin . Ardabil è una tappa di fascino, verde e ricca d storia, vicino al Mar Caspio e all’Azerbaigian. La città è nota per i suoi tessuti e tappeti setuosi. La città è stata costruita sulle pendici montuose del monte Sabalan nel cuore di un altopiano situato a 1310 m di altitudine. A meno di cento chilometri dall’Azerbaijan, Ardabil ci permette di immergersi nella cultura azera.

Abyaneh

L’Iran non è solo la terra ove c’è Persepoli o dove abbondano moschee o bazar, bensì qui ci sono dei bellissimi villaggi e dei magnifici paesaggi; tra i più affascinanti nel medio oriente.  Per vivere un altro lato dell’Iran, bisogna vedere il colore dei borghi, delle città e dei villaggi come Masuleh, Palangan ed Abyaneh; esso è un pittoresco villaggio situato nella provincia di Isfahan. Ecco una scena tipica, che gioca il suo scenario pittoresco e la sua semplicità per sedurre i turisti. Abyaneh è il villaggio dai toni rossastri, si trova a metà strada tra Kashan e Isfahan, ed è una tappa assolutamente consigliata.

Shiraz

Situata nel sud dell’Iran, Shiraz è spesso considerata la capitale culturale e artistica dell’Iran; è in fine la città dei poeti e dei grandi filosofi del XIII e XIV secolo, come Saadi e Hafez. Sotto la dinastia Zand dal 1750 al 1794, Shiraz era la capitale dell’Iran prima che la capitale fosse trasferita a Tehran dai Qajar.

Teheran 

La città di Teheran, capoluogo di provincia e capitale dell’intero Paese, si estende su di una vasta superficie a partire dal limite meridionale delle montagne dell’Alburz. Situata su un’altitudine mutevole da quasi  900 a 1800 metri, la città è spesso molto fredda in inverno la neve è un fenomeno tutt’altro che straordinario, d’estate invece le precipitazioni sono rare e si raggiungono temperature fin troppo elevate. La primavera e l’autunno sono generalmente periodi abbastanza gradevoli.

Ciro il Grande,

“Io sono Ciro, re del mondo, grande re, potente re, re di Babilonia”

Il fondatore dell’Impero persiano

(Al suo apice l’impero governava nel 50٪ della popolazione mondiale all’epoca.)

Storia e leggenda

La nascita di Ciro databile al 590 a.C., è oggetto di leggende orali che tradizionalmente circondano figure fondatrici in Mesopotamia. Secondo Erodoto Ciro II è figlio di Cambise I, figlio del re persiano Ciro I, e di Mandane, figlia del re medio Astio. Tuttavia Astiage vide in sogno che suo nipote sarebbe diventato re al suo posto: ordinò ad Arpago, uno dei suoi genitori, di far sparire il bambino. Arpago, non volendo essere l’assassino, lo affida a Mitridate, mandriano reale della corte Mede. Sua moglie, che ha appena perso un bambino nato morto, lo convince a non esporre il bambino a bestie feroci, ma a tenerlo e allevarlo come loro figlio. Mitridate sostituisce così Ciro, suo figlio nato morto, di cui abbandona il corpo sulla montagna, vestito con gli abiti del principe. Tralasciando gli elementi mitici, sembra certo che Ciro II sia l’erede della dinastia achemenide dei re di Anshan, che si trovava nella pianura di Marvdasht a Fars. Ciro fu un giovane astuto e ribelle aveva intenzione di pianificare una strategia bellica contro i medi e quindi instaurare un impero abnorme ed effettivamente egli riuscì a fondare l’impero più grande di tutti i tempi; L’impero achemenide.

O Dio, salvare questo paese dalla carestia, la siccità e dalla bugia!

Il testamento di Dario il grande Al suo figlio Serse re dei re

Ora che sto andando via da questo mondo,

Ci sono 25 paesi sotto il mio impero,

E in tutti questi paesi vige la moneta iraniana,

Gl` iraniani hanno grande Rispetto per tutti,

Altrettanto le popolazioni di questi paesi verso di loro.

Serse! Figlio mio e successore,

Devi adoperarti come ho fatto io nel mantenere questi paesi!

Il successo per mantenerli è nei seguenti punti:

1-Non intervenire nei loro affari interni.

Una delle abitudini degli iraniani è quella di offrire regali ai propri cari e ai propri amici al ritorno da un viaggio. Ma la specificità di questo dono è che proviene direttamente dalla città in cui abbiamo viaggiato, in altre parole è un ricordo di questo viaggio.

Gli iraniani scelgono la specialità di ogni regione come souvenir da portare a loro familiari e amici.

I ricordi dell’Iran sono vari, come le persone che vivono lì.

In seguito alle guerre, conquiste e lo sviluppo delle frontiere, l’Iran è sempre stato un paese multiculturale e multietnico.

Ogni tribù per sé comprende diversi rami che gli definiamo in seguito:

I persiani

Sono il più grande etnico in Iran, il 65%. Questo popolo ariano, è insediato in Iran dal secondo millennio aC, parla il persiano. Questo popolo, a parte l’Iran, vive in Afghanistan, Uzbekistan e Tagikistan.

L’Iran è la terra dei contrasti, il monte, il mare, la foresta e il deserto sono fianco a fianco e danno al paese dei Persiani un’immagine multicolore.

Gran parte dell’Iran centrale è occupata da due grandi deserti: il Gran Deserto (Dasht-e Kavir) e il Deserto del Vuoto (Dasht-e Lut).

Deserto Mesr

Questo pittoresco deserto si trova nella provincia di Isfahan ed è noto come mare di sabbia. Questo deserto ha un cielo chiaro e pieno delle stelle e per questo è molto interessante per gli astrologi.

Grotta Ali Sadr

Questa grotta naturale d’acqua, è innegabilmente la più bella dell’Iran. È Scoperta nel 1950, ma rimane ancora in parte inesplorata.

Le acque limpide della laguna di Ali Sadr, che è nella lista d’attesa del patrimonio mondiale dell’Unesco, facilitano le gite in barca per ammirare stalattiti, stalagmiti e altre concrezioni di pietra che formano strane sculture.