Arak
Arak è la capitale della provincia di Markazi, in Iran. Originariamente chiamata Soltan Abad, la moderna città di Arak fu fondata nel 1808. Arak è circondato da montagne a sud, ovest e est e la sua altitudine media è di circa 1750 m. sul livello del mare. Si trova a 260 km. dalla città di Tehran.
I principali prodotti agricoli della città sono grano, orzo e frutta tra cui uva, mele, noci e mandorle. Arak esporta anche tappeti annodati a mano che vengono chiamati tappeti Sarouk. In realtà Saruq è il nome di un piccolo villaggio fuori Arak.
Attrazioni
Villaggio di Anjedan
Il villaggio di Anjedan, si trova a 40 km da est di Arak, ed è molto attraente per le bellezze naturali, le magnifiche grotte, i terreni di caccia e i cimeli storici. Poiché questo villaggio dopo l’invasione mongola era il centro degli insediamenti e delle attività della setta Esmaili, sono rimaste alcune tombe appartenenti ai capi di questo culto, come il mausoleo di Shah Qarib e Shah Qalandar, che la porta d’ingresso è ornata d’ingresso con bellissimi disegni e calligrafie prese dal Corano.
Grotta di Sooleh Khoonzab
Questa grotta si trova nelle montagne Shams Abad, a 15 km a sud di Arak. A destra della parete rocciosa della montagna c’è la prima apertura della grotta e la seconda esiste nelle quote più elevate. La grotta ha 27 m. di lunghezza e 1,5 m. di larghezza. Più in alto in questa zona, c’è un’altra grotta che ha sorgenti con acqua potabile.
Fiume Kahriz (Koohrood)
Questo fiume ha origine dalle montagne Qarah Kahrizak e dopo aver irrigato alcuni villaggi vicino ad Arak finisce nel deserto di Miqan. Questo fiume è stagionale e si prosciuga in estate per riprendersi con la stagione delle piogge.
Area protetta di Haftad Qoleh
Estendendosi su 82.125 ettari, si trova ad Arak e Mahalat. Questa parte comprende un complesso di alture, colline e pianure con copertura steppica. Le sue regioni montuose ospitano rare specie di flora selvaggia. Questa ricchezza, grazie ai meriti speciali e all’abbondanza di una varietà di fauna selvatica, è stata considerata come una delle più antiche regioni di caccia dell’Iran, prediletta dai monarchi specialmente dai re di Qajar.
Dal 1970, poiché questa regione è diventata povera per quanto riguarda la fauna e la copertura floreale, insieme ad alcune altre aree, il Dipartimento dell’Ambiente l’ha dichiarata area protetta ponendo il divieto alla caccia. Questa regione sperimenta inverni freddi ed estati moderate.
Ponte Baqer Abad
Questo ponte appartiene al periodo contemporaneo e fu costruito durante l’invasione russa in Iran. Si trova sulla vecchia via Arak-Esfahan. Il ponte principale è stato distrutto da un’alluvione ed è stato ricostruito di nuovo. Il materiale da costruzione utilizzato era generalmente di pietra con un’architettura interessante.
Bazar Arak
Una parte di questo bazar risale al XIX sec. La struttura è eccezionale dal punto di vista architettonico. Questo bazar è stato costruito con mattoni cotti e mattoni essiccati al sole, oltre ai magazzini e le botteghe del bazar, qui si trova la storica scuola Sepahdari di Arak.
Seminario Sepahdari
Il Seminario di Sepahdari è uno degli edifici storici rimasti dall’era Qajar che fu costruito contemporaneamente al Bazar di Arak per ordine di Yousof Khan-e- Gorji, il grande sepahdar (governatore) e fondatore di Arak. Il Seminario Sepahdari è considerato la prima scuola fondata ad Arak ed è il primo edificio urbano ispirato dagli stili di era Safavide con delicate ed eleganti opere in piastrelle del periodo Qajar.
Casa Hassan Pour
Questo edificio è stato fondato all’epoca di Ahmad Shah Qajar. Secondo gli studi e le ricerche, la costruzione della suddetta villa è attribuita a Haj Ali Moshiri, uno dei commercianti di tappeti e uomini d’affari a Sultan Abad (attuale Arak). La costruzione dell’edificio risale prevalentemente all’era di Qajar.
Bagno a quattro stagioni
Il bagno a quattro stagioni è una delle antiche reliquie di Arak del tardo periodo Qajar. La costruzione del bagno è una delle più belle opere architettoniche e di piastrelle in Iran negli ultimi secoli ed è considerato un monumento unico nell’architettura iraniana per le sue decorazioni speciali. In fatti è l’unico bagno del paese che ha una sezione specifica per le minoranze religiose. Qui è stato inaugurato anche un museo di archeologia e antropologia dopo i restauri.
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