7 Giorni
Durata
Per tutte le età
Età
Aprile-Maggio, Settembre-Ottobre
Date
4/10
Fisicità
Visita
Patrimonio mondiale dell'UNESCO

Estensione a Kerman e il Il fascino del deserto 

6 notti/7giorni

I paesaggi e i percorsi fanno parte del viaggio. Un vero viaggiatore solo attraverso i colori dell’ambiente può cominciare a pensare com’è la gente del loco. Se ci si trova a Kerman e si passa accanto ai campi di pistacchi, osservate come i contadini coccolano i loro alberi. L’estate sarà il tempo ideale per camminare tra questi tesori della zona che producono uno dei miglior prodotti agricoli di tutto il paese. Il pistacchio è un albero che può arrivare fino a 5 m, con foglie di solito composte da tre foglioline, fiori di color porpora, dioici, riuniti in pannocchia, frutti simili a quelli dell’olivo, giallastri o rossicci, contenenti un seme aromatico, dolce e tenero. Quando osserviamo i campi di pistacchio non possiamo ignorare la radice linguistica della parola, perché vi trovate nel posto giusto per saperlo: Pistacchio in italiano deriva dal latino Pistacium, a sua volta deriva dal greco Pistakion che deriva infine dal persiano Pistah, oggi detto “Pesteh”. Quest’albero non ha dato solo un sapore originale al nostro palato, pensiamo ai dolci e cannoli, ma anche ha definito un color verde particolare per i nostri gusti: verde pistacchio o color pistacchio.

“Dalle case, sulle porte, la gente grande saluta benigna, e fa cenno indicando l’orizzonte con sorrisi d’intesa; così il cuore comincia a battere per eroici e tenere desideri, si assapora la vigilia delle cose meravigliose che si attendono più avanti; ancora non si vedono, no, ma è certo, assolutamente certo che un giorno ci arriveremo.” Quando Dino Buzzati scrisse “Il deserto dei tartari” non si sarebbe mai immaginato che un giorno in Iran avrebbero girato un film dal suo libro e questo perché forse era l’unico posto al mondo che corrispondeva all’immaginazione dello scrittore.

LUOGO DI PARTENZAShiraz
LUOGO DI RITORNOAeroporto internazionale IKA
INDOSSARE abbigliamento sportivo comodo, lenzuola, scarpe da trekking, cappello, giacca e creme solari.
INCLUSO
Volo domesticoAlloggi
Trasporto locale e 4×4Guida professionale
NON INCLUSO
Pasti
Biglietti d’ingresso

 

1° Giorno, Shiraz – Meymand

Prima colazione. Partenza per il villaggio troglodita di Meymand (patrimonio Unesco)

  • Lungo il percorso si visita un lago salato
  • Il castello Sasanide a Sarvestan
  • Si prosegue il viaggio con la visita di una delle più antiche moschee in Iran a Neiriz

La sera arrivo a Meymand. Cena in ristorante e pernottamento nelle Grotte.

2° Giorno, Meymand – Kerman

Dopo l’esperienza di pernottamento nella caverna, prepariamo per partire verso Kerman, a Kerman si visita il complesso Ganj Ali Khan incluso Bazar e Hammam Ganj Ali Khan

Cena in ristorante e pernottamento in albergo.

 

3° Giorno, Kerman –Rayen – Bam

Partenza per BAM, La cittadella di Bam (patrimonio Unesco)

  • Lungo il percorso la visita alla splendida cittadella fortificata fatta di terra a Rayen
  • Si prosegue il viaggio fino a Bam. Visiteremo la cittadella.

 La cena e pernottamento in albergo.

4° Giorno, Bam – Mahan – Kalut

Partenza per il deserto Lut.

  • visita Mahan, sulla via del rientro a Kerman, colpisce immediatamente l’attenzione la cupola azzurra del Mausoleo di Nur-ed-Din Nemat Allah del sec. XVI, una delle figure più importanti della dottrina religiosa detta “Sufismo” del Medio Oriente. Partiamo poi alla volta del Giardino del Principe, “Baghe Shahzadeh”.

Cena e Pernottamento in campeggio o casa locale nel deserto.

5° Giorno, Kalut

Giro nel deserto in fuoristrada.

6° Giorno, Kalut – Kerman – Teheran

Meta giornata il giro nel deserto e dopo il pranzo partenza per Kerman e il trasferimento all’aeroporto per prendere il volo domestico per Teheran. Dopo l’arrivo a Teheran, Trasferimento in aeroporto internazionale IKA. Cena e breve riposo all’albergo dell’aeroporto.

5° Giorno, Teheran – Italia

Tre ore prima del volo bisogno stare a terminal per prendere il volo di rientro per Italia.

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1° Giorno, Shiraz – Meymand

Prima colazione. Partenza per il villaggio troglodita di Meymand (patrimonio Unesco), è un villaggio roccioso e in piroga e uno dei primi insediamenti dell’uomo in Iran.

  • Lungo il percorso si visita un lago salato e le saline di color rosa, “Daryache Maharluo”. Un panorama mozzafiato e assolutamente cinematografico dove abbondano ancora oggi i laboratori per l’essicazione dell’acqua salata e la produzione del sale rosa.
  • Il castello Sasanide a Sarvestan, è uno dei principali castelli del Barocco sasanide. Sarvestan era il palazzo di caccia di Bahram Gur, il re sassanide, il quale si recava lì per cacciare le zebre della zona – prima della desertificazione dell’altopiano iranico –. Il palazzo di caccia risale al V secolo d.C., ed è un esempio lampante per comprendere la costruzione della cupola. Per chi vuole conoscere la base della costruzione delle moschee – durante il periodo islamico – dovrebbe contemplare la semplice teoria della moltiplicazione del 4 utilizzata per alzare la cupola: nel caso della costruzione su pianta quadrata, si passa dalla struttura quadrata alla struttura circolare mediante quattro pennacchi, triangoli concavi formati rispettivamente a ciascun angolo con corsi di mattoni aggettanti. Il palazzo di caccia di Bahram possiede tutti gli elementi sopracitati.
  • Si prosegue il viaggio con la visita di una delle più antiche moschee in Iran a Neiriz, con un Mihrab

Proseguiamo il viaggio verso Maymand e lungo il percorso si visita la strada panoramica, il pomeriggio saremmo li`, a Maymand, un villaggio spettacolare che si ricorda la vita come era 8000 anni fa! Abitato da più di tremila anni. Il villaggio è composto di 2560 stanze ricavate all’interno di 406 caverne scavate nelle pareti di pietra. E’ stato anche un sito Zoroastriano e la caverna che ospita ora il piccolo museo era un tempio del fuoco. E’ abitato da pastori semi-nomadi e agricoltori, che si nutrono in modo frugale di pane, yogurt, e zuppa di latte mista a erbe. Cena e pernottamento in una casa tradizionale rupestra (casa rocciosa) di Meymand. La sistemazione, spartana, giustifica l’interesse della visita.

La sera arrivo a Meymand. Cena in ristorante e pernottamento nelle Grotte.

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2° Giorno, Meymand – Kerman

Dopo l’esperienza di pernottamento nella caverna, prepariamo per partire verso Kerman,

Kerman ebbe una grande storia per la sua posizione strategica. Questa città sul lato est apre la via verso l’India e il Pakistan, scendendo verso sud si arriva al Porto Bandar Abbas e quindi al Golfo Persico. Per andare verso la Babilonia, Susa, Persepolis bisognava andare verso Ovest, ragione per cui, fin dal periodo di Dario il Grande, Kerman fu una delle Satrapie dell’Impero persiano. Kerman non perse mai il suo valore neanche durante il periodo dei Sassanidi (III secolo d.C.), e dei Safavidi del 1600. Infatti, per gli amanti dei mercati e dei posti popolari, Kerman offre il suo affascinantissimo Bazar dove si possono ammirare i bellissimi volti della gente del posto, i cui tratti somatici sono completamente diversi rispetto agli abitanti di Tehran o Kashan. Tuttavia a Kerman esiste uno scambio inter-culturale con i paesi vicini come Pakistan e Afghanistan, ma il marchio antropologico della regione è senza dubbio la prevalenza di una delle etnie iraniche: Baluchi. I Baluchi sono gli antichi e genuini iraniani che mantengono le loro celebrazioni e talenti esclusivi. Essi si sono trasferiti in Iran nel XII secolo. Durante il periodo Mughal, questo territorio divenne noto come “Baluchistan”. Il loro nome, “Baluch”, è terreno di controversia, alcuni dicono che significa “nomade”, mentre altri affermano che si tratta di una parola antica persiana che significa “la cresta del gallo”.

Arrivo a Kerman

  • Durante il viaggio in Iran si possono vedere due complessi meravigliosi in cui si trovano gli unici elementi esemplari di architettura rinascimentale del periodo safavide. Il primo esempio è la Piazza Naghshe Jahan a Isfahan, mentre il secondo si trova a Kerman: la Piazza Ganj Ali Khan. Le due piazze sono perfettamente coetanee, ma i monumenti, le decorazioni delle due piazze sono diverse tra di loro. Se a Isfahan si sono focalizzati per la costruzione delle magnifiche moschee, a Kerman hanno costruito un elegantissimo caravanserraglio e uno stupendo Hammam ossia Bagno Turco. Nella Piazza Ganj Ali Khan esiste una grande cisterna d’acqua, una torre del vento sotto la quale c’era l’officina dove coniavano le monete. Esse rappresentano in gran parte le divergenze architettoniche che si adattano al clima e alle necessità governative del 1600.
  • Hammam Ganj Ali Khan – in Iran quasi in ogni paese si trova un Hammam antico da visitare, ma nessuno riesce a superare la maestosità e la bellezza di quello di Kerman. Siamo in un complesso termico dove lo spazio si divide in tre parti diversi: Frigidarium, Tepidarium, Calidarium. Ciò che fa evidenziare la bellezza di questo Hammam è la decorazione delle pareti e la posizione delle vasche d’acqua nella prima sala. Ogni padiglione di questo ambiente è riservato ad un livello sociale diverso: i discendenti del Profeta, i clerici, i signori locali, i nobili, i commercianti del bazar e i contadini. In questo Hammam, oltre alle piastrelle, ci sono anche le maioliche intarsiate che brillano tra il mormorio della gente. Se volete vedere la meridiana all’interno dell’Hammam dovete entrare nella stanza reale dove si vede un unico blocco di pietra Onice con lo spessore di 10 cm. Questa pietra è talmente lucida che trasmette la luce all’interno del bagno. Qui le persone da sopra questa pietra misuravano lo scorrere del tempo e la chiamavano la pietra dell’orologio del tempo.

Cena in ristorante e pernottamento in albergo.

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3° Giorno, Kerman –Rayen – Bam

Partenza per BAM, La cittadella di Bam (patrimonio Unesco) è un esempio notevole di architettura realizzata in Terra, dopo il terremoto del 2003, a causa di nuovi scavi, si stima che il primo insediamento risalga al 6sto millennio a.C. La cittadella di Bam è stata utilizzata come la posizione del film del 1976, diretto da Zurlini, Il deserto dei Tartari. Nella cittadella in particolare è stata ambientata l’ipotetica Fortezza Bastiani, che confina con l’ipotetico nemico che abita i paesi del Nord.

  • Lungo il percorso ci fermeremo a Rayen, per la visita alla splendida cittadella fortificata fatta di adobe, un tipico esempio di architettura ecologica del deserto in epoca Sasanide nel 400 d.C. La cittadella Rayen stata divisa in diversi luoghi e quartieri: le abitazioni popolari, il bazar, il magazzino delle scorte di grano, la parte della borghesia o la classe commerciante e la mini fortezza stupenda reale. La cittadella possiede ben 15 torri con un unico corridoio che permetteva ai soldati di spostarsi da una torre all’altra, mentre invece i fori nell’apice del muro servivano per far sorvegliare la cittadella dagli arcieri che controllavano, dall’alto, ogni movimento nelle vicinanze. Rayen si trova quasi a 2200 mt al di sopra del livello del mare, per cui il paesaggio desertico e la montagna dietro la cittadella offrono un’immagine pittoresca agli occhi del visitatore. la montagna si chiama Hezar vuoldire mille, È la vetta più alta della provincia di Kerman, con la sua altezza 4500 metri. Il nome della montagna è dovuto all’abbondanza di varie piante aromatiche e medicinali che sono migliaia.
  • Si prosegue il viaggio fino a Bam. Visiteremo la cittadella.

 La cena e pernottamento in albergo.

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4° Giorno, Bam – Mahan – Kalut

Partenza per il deserto Lut. A Shahdad, un ultimo centro abitato ai bordi del deserto, si possono vedere le particolarissime Nebka detto anche Tamarix (i vasi del deserto) che nel deserto di Lut arrivano ad un’altezza imparagonabile rispetto agli altri deserti del pianeta. Il lato orientale del deserto è un basso altopiano ricoperto da uno strato di sale, mentre il punto centrale del deserto è scolpito dal vento in una serie di creste e avvallamenti paralleli che possono arrivare fino a 70 metri di altezza. Dopo la visita a Shahdad antropologicamente desertica, il viaggio prosegue per scoprire i Yardang ovvero le creste create dall’erosione del vento che si trovano poco avanti dopo il paesino. Yardang in persiano è conosciuto come Kalut mentre invece Yardang etimologicamente deriva dal turco. Le guide locali dicono che i Kalut sono opera degli jinn, entità conosciute nel mondo islamico come fantasmi malevoli, in realtà sono formati dal vento che qui soffia sempre nella stessa direzione e nei millenni ha eroso la terra battuta fino a formarli, sono gli strati sottosuolo che si scontrano a causa dei movimenti tettonici e crescono fino a 10-50 mm all’anno. Il Dasht-e-Lut inserito nel patrimonio Unesco come un sito paesaggistico della natura iranica. Durante la breve stagione umida, in primavera, l’acqua proveniente dalle montagne di Kerman inonda la zona, ma in breve tempo si prosciuga, lasciandosi dietro solo creste, sabbia e sale.

  • si prosegue per Mahan, sulla via del rientro a Kerman, colpisce immediatamente l’attenzione la cupola azzurra del Mausoleo di Nur-ed-Din Nemat Allah del sec. XVI, una delle figure più importanti della dottrina religiosa detta “Sufismo” del Medio Oriente. Partiamo poi alla volta del Giardino del Principe, “Baghe Shahzadeh”. Un modello unico dei giardini persiani dove la discesa dell’acqua tramite alcune cascate fanno sì che il Giardino Persiano sia un vero paradiso terrestre nel petto della monocromaticità del deserto di Kerman.

Cena e Pernottamento in campeggio o casa locale nel deserto.

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5° Giorno, Kalut

Giro nel deserto in fuoristrada.

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6° Giorno, Kalut – Kerman - Teheran

Meta giornata il giro nel deserto e dopo il pranzo partenza per Kerman e il trasferimento all’aeroporto per prendere il volo domestico per Teheran. Dopo l’arrivo a Teheran, Trasferimento in aeroporto internazionale IKA.

Cena e breve riposo all’albergo dell’aeroporto.

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7° Giorno, Teheran - Italia

Tre ore prima del volo bisogno stare a terminal per prendere il volo di rientro per Italia.

RECENSIONI DEL TOUR

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