Namakdan Bafi a Chaharmahal e Bakhtiari

Namakdan è uno dei più antichi manufatti di Chaharmahal e Bakhtiari, un prodotto classificato come borsa intrecciata da sella. Queste bisacce sono realizzate per contenere prodotti come chicchi di grano, avena, fagioli e sale, come Namadkdan ossia porta sale. I Namakdan di Bakhtiari sono tessuti su telai e proprio come altri tessuti artigianali di questa regione, sono realizzati da donne nomadi e paesane. I pastori nomadi usano Namakdan per trasportare pezzi o sale macinato per soddisfare le necessità della mandria.

Oltre all’allevamento delle mandrie, i nomadi hanno bisogno di sale nella vita quotidiana. Per cui mettono il sale nel Namakdan e lo appendono in un angolo delle loro tende per cucinare. Nella cultura dei nomadi il sale è una preziosa benedizione, collegata con gratitudine e saluti degli ospiti. Le persone possono giurare nel nome di Namak (il sale) e usare la parola “Namak Nashnas” (una persona che non paga i diritti di Namak) per descrivere persone indegne che usano il sale ma rompono il saliere.

La forma e il design di Namakdan sono una prova della sua importanza come oggetto prezioso e persino sacro. Consiste in un corpo e una testa, che lo fanno sembrare un tappeto da preghiera. La tessitura Namakdan ha solide regole basate su 4 principi. Il davanti è tessuto da un tipo speciale di nodo di Kilim; il fondo è tessuto come tappeti; il retro è un Kilim semplice con disegno a strisce; due lati cimosi. Verde, blu, rosso scuro, giallo e marrone sono i colori più comuni del Namakdan.

Pateh Douzi di Kerman

Pateh Douzi, noto anche come “Selseleh Douzi” è un importante artigianato della provincia di Kerman. Fortunatamente, questo mestiere è ancora praticato e la produzione di Pateh è uno dei mestieri più fiorenti dell’Iran.

Pateh Douzi, o arte del cucito Pateh, è ​​una sorta di ricamo in cui il tessuto viene coperto da punti colorati. In pratica si sceglie un pezzo di stoffa di cottone bianco e puro, dopo i lavaggi e il taglio adatto, la lana viene ricamato sulla stoffa di cottone creando un disegno colorato in base alla scelta dei tessitori. I creatori di Pateh sono più comunemente ragazze e donne di Kerman che cuciono i modelli dalla loro immaginazione su tessuti larghi e spessi chiamati Ariz. Ariz è un tipo di tessuto artigianale che in passato veniva utilizzato per realizzare gonne, cappotti e soprabiti da donna. Tradizionalmente i filati sono tinti con colori come bordeaux, nero, verde chiaro o scuro, giallo, arancione, rosso, blu scuro e così via, ma sono stati aggiunti nuovi colori alle tavolozze dei colori Pateh.

Uno dei pezzi più antichi sopravvissuti di Pateh, che appartiene al 1869, è stato utilizzato come copertura della lapide di Shah Nimatullah Vali a Mahan. Questo lavoro è un grande ed elaborato esempio di questo mestiere. Sedici abili donne di Kerman hanno lavorato per due anni e questo Pateh è stato realizzato cucendo fili di seta colorati su un tessuto di lana color crema. Uno dei tratti di Pateh che si aggiunge alla sua bellezza e delicatezza è il motivo tradizionale dell’albero della vita o “Boteh Jegheh”, paisley che è uno dei motivi iraniani più popolari.

Oggi Pateh è più comune in città come Kerman, Sirjan e Rafsanjan, ed è usato per fare tovaglie, coperture dei libri, tende, cuscini, copri letti o addirittura per essere incorniciati e abbellire i muri delle abitazioni o altri luoghi.

Ricamo di Sistan e Baluchestan

Suzan Douzi Sistan e Baluchestan

I ricami di Sisitan sono tra gli esempi più particolari di artigianato in Iran. Ci sono molti documenti i quali dimostrano che questo ricamo esisteva fin dai primi anni dell’era islamica in questa zona dell’Iran e venne poi fiorito e sviluppato durante la dinastia Timuride e Safavide, XIV-XVI.

Il ricamo viene utilizzato per decorare, pantaloni, abiti, vestiti, camice e le ghette. Poiché gli abiti locali sono indossati ancora dalle donne in molte città e regioni, la produzione dei capi ricamati è molto frequente nei villaggi grandi o piccoli di Zahedan e Saravan a est e in Iranshahr a ovest (generalmente nella zona Sud’ est dell’Iran ). Le tecniche di ricamo differiscono tra ciascuna regione.

I tipi di ricamo vengono rappresentati con i colori molto accesi. I dettagli invece sono realizzati in verde, blu, bianco e nero. C’è una caratteristica comune tra tutti i ricami di queste regioni,  cioè l’utilizzo di motivi geometrici e lineari. Infatti i motivi possono essere suddivisi in tre gruppi generali: Geometrici, che sono i motivi più popolari delle opere di Baluch; triangoli, quadrati sono i motivi principali e possono essere trovati anche in altri prodotti artigianali come la ceramica; motivi floreali che includono motivi vegetali e animali come la rosa rossa, fiore a quattro petali, dente di leone, fiore a otto petali e zampe di pollo; altri elementi sono elementi naturali, come montagne, fiumi, ecc. Oltre all’abbigliamento, il ricamo Baluch viene applicato per realizzare tappeti, borse e cuscini e maschere tipiche della zona indossate dalle donne.

Souzan Douzi del turkmeno

Ricami Turkmeni dell’Iran

La parola Souzan significa “ago” in persiano, e il mestiere di Souzan Douzi è una sorta di ricamo con elaborati motivi di punti gialli e neri che vengono solitamente applicati su preziosi tessuti rossi. Questo mestiere è conosciuto come “Keshteh” o “Siah Douzi”.

Il filato principale di Souzan Douzi è la seta, tuttavia, in alcune regioni vengono utilizzati filati di lana e cottone con i colori più accesi. Il nome Siah Douzi, che letteralmente significa “cucito in nero”, si riferisce al colore del filato di seta che è la parte più importante di questo tessuto tradizionale. Ci sono diversi passaggi in Souzan Douzi, come preparare gli strati di tessuti, le cuciture, determinare la gamma del motivo e così via.

Sia i colori che i modelli di questa produzione locale hanno radici nelle credenze, tradizioni e cultura di questa regione del nord-est dell’Iran, per cui ogni motivo e disegno ha un significato simbolico. I modelli sono per lo più geometrici e simmetrici e per realizzarli vengono utilizzati filati tinti in modo naturale. Questi ricami possono essere applicati a vari indumenti tradizionali come “Charbeh”, una specie di abito corto, “Kourteh”, un abito lungo, “Chakman” che è un abbigliamento da uomo, un cappotto chiamato “Chabit” e una sorta di copricapo chiamato “Buruk”. Inoltre, oggi pezzi di stoffa con Souzan Duzi possono essere usati per ornare bordi, colletti, pantaloni e anche borse e cuscini.

Stampa sui tessuti

Ghalamkari di Isfahan

Ghalamkari è un’arte grafica e pittorica tradizionale praticata in diverse paesi del mondo ma più replicata in Iran nelle regioni centrali. I temi tradizionali rappresentano la cultura iranica e possono essere i motivi floreali, viti, animali, cipresso inchinato, boteh e ispirazioni artistiche e le forme geometriche.

I materiali di consumo dei produttori di stampaggio sono diversi, ma ciò che è notevole sono: tessuti ad incastro, buccia di melograno, allume bianco, indaco, olio di glicerina e alizarina. Le fasi di produzione della stampa sono: irrigazione del tessuto, dimensionamento del tessuto, esecuzione di un’operazione di stampaggio che parte con due colori, rosso e nero, e dopo aver terminato il lavoro e stabilizzato i colori, nella fase di sbiancamento, lo sfondo di alcuni tessuti confezionati diventa bianco e se necessario vengono applicati altri colori, il tessuto, in fine, viene restituito al laboratorio per il lavaggio finale e il fissaggio. Oggi Ghalamkari di Isfahan è uno dei lavori più pregiati e conosciuti in tutto il paese, è quasi impossibile andare a Isfahan e non uscire dal Bazar di Isfahan con un pezzo di Ghalamkari che possono essere utilizzati come copridivano, tovaglie, copriletto, borse, tende e tele da spiaggia.

Tappeti persiani

Il tappeto, definito come un tessuto prezioso e soffice in alcuni casi da cotone, lana e seta, è considerato come uno dei più antichi manufatti dell’Iran. Analizzando la trama e le immagini del tappeto più antico del mondo, cioè il tappeto Pazyryk, suggerisce che i motivi del tappeto sono considerevolmente simili ai rilievi di Persepoli, e molti ricercatori considerano questo tappeto come un tappeto persiano tessuto da persone dei territori mediano-partici o Persia.

Un altro esempio dei tappeti persiani è il tappeto Baharestan, risalente al periodo sassanide, conosciuto e associato ai nomi Bahar Khosrow e Bahar Kasra, è ben noto come un altro simbolo dell’evoluzione nella tessitura dei tappeti nell’antico Iran. Purtroppo quest’ultimo è stato frammentato e distrutto essendo trasmesso a Medina dopo l’invasione araba dell’Iran.

Al dominio dei Mongoli (XIII o XIV secolo d.C.) che coincise con il regno di Ghazan Khan, l’industria raggiunse un livello molto alto in termini di stile e tecnica. Tuttavia, si ritiene che l’eccellenza più apparente dell’arte classica iraniana della tessitura dei tappeti, che viene anche definita la rinascita del tappeto persiano, abbia avuto luogo durante il regno di Safavide, in particolare  all’epoca di Shah Tahmaseb I e Shah Abbas I. In quel periodo, XVI-XVII sec d.C., i tappeti a medaglione sostituirono i tappeti che allora erano conosciuti come aventi disegni mongoli e timuridi, e oltre ai tappeti a medaglione, divenne popolare la tessitura di tappeti con immagini di animali o terreni di caccia nei loro modelli. Oggi sono rimasti circa 3000 tappeti di questo periodo e sono conservati nei più grandi musei o collezioni personali del mondo, per farne uno esempio possiamo citarne il magnifico Tappeto di Caccia al Museo Poldi Pezzoli a Milano.

Nel complesso, i motivi dei tappeti rappresentano il modo in cui gli artigiani o gli artisti vedono l’ambiente, il clima e la natura circostante; e, motivi e modelli dei tappeti fatti a mano a volte trasmettono un messaggio che rappresenta la cultura, la storia, l’architettura, il clima e il tempo. Inoltre, i motivi geometrici del tappeto iraniano, a volte implicano un verso di poesia, un verso o una sura del Corano, un racconto leggendario o storico o un aneddoto dei profeti.

In Iran ogni regione di per sé ha la sua particolarità dei motivi, colori e materie prime. Ma tra di loro condividono un dato di fatto ossia il nodo asimmetrico conosciuto come annodatura persiana che rende il tessuto più forte e compatto. Il tappeto generalmente viene tessuto su un telaio verticale, ma in Iran, in alcune zone come Bandare Turkman e Kurdistan, esistono anche dei telai orizzontali.

Il telaio tramite la stecca superiore e quella inferiore stringe i fili dell’ordito e il tessitore avendo un disegno mentale (Nomade) o un disegno sulla carta (Urbano) esegue la tessitura annodando i fili lungo le trame orizzontali. I fili per fare i nodi posso essere di lana o seta o cottone, per cui, il filo pregiato definisce la qualità della tessitura e il tappeto avrà un valore superiore. Dopo l’annodatura, i fili dell’ordito si tagliano e creano la frangia che spunta fuori poco dopo la bordatura esteriore. Infine il tappeto viene riconosciuto per la sua quantità dei nodi che definisce la raffinatezza della tessitura. Oggi, i maggiori centri di tessitura dei tappeti fatti a mano o tessuti a mano in Iran sono le città di Tabriz, Isfahan, Kashan, Kerman e Mashhad, Ardabil e altre zone come Kurdistan e i Qashqaei e Bakhtiari e Turkmeni.

Termeh, la stoffa pregiata reale, Yazd

Termeh è un tessuto fine e prezioso intrecciato con motivi tradizionali che viene tessuto a mano con due serie di fili di ordito e trama realizzati in vello, lana, seta naturale e sintetica di alta qualità.

Sebbene alcuni credano che l’origine di Termeh sia il cuore dell’Asia centrale e degli altopiani del Kashmir, altri ritengono che la tessitura di Termeh abbia avuto origine in Iran e poi abbia trovato la sua strada nel Kashmir. Tuttavia, la tessitura Termeh fu sviluppata e divenne popolare nel primo periodo safavide a Isfahan, e la sua eccellente evoluzione ebbe luogo durante il regno di Shah Abbas Safavide e divenne uno dei prodotti esportabili iraniani.

Il gusto e l’iniziativa degli iraniani nella tessitura delicata, materiali e fantastici schemi di questo artigianato è unico; quindi, uno dei doveri e delle barriere importanti del tessitura di Termeh è la scelta e l’abbinamento dei colori poiché questo abbinamento viene effettuato scegliendo colori armoniosi. In generale i colori usati sono: rosso scuro, rosso chiaro, verde, arancione e nero; e i modelli generalmente includono il boteh, motivi floreali, geometrici e schemi curvi tradizionali

Questa stoffa delicata e raffinata era stata utilizzata per diverse occasioni come cucire abiti aristocratici e nobili, tende, tappeti da preghiera e vesti che venivano indossati principalmente da persone di classi nobili, aristocratiche e monarchiche, nei tempi passati.

Al giorno d’oggi, l’artigianato Termeh che è sull’orlo dell’estinzione viene tessuto solo nella provincia di Yazd e venduto nelle altre province.

Zilu di Meybod

Ziloo o Zilu è un copri pavimento tradizionale che risale a qualche migliaio di anni fa. A differenza dei tappeti persiani con i loro motivi elaborati, gli zilu sono piuttosto semplici. Si può dire che questa caratteristica lo ha reso come un’arte originale e tradizionale delle persone che abitano tra i confini del deserto dell’Iran. Zilu Bafi di Meybod, nella provincia di Yazd, è ben conosciuto in tutto l’Iran. Gli zilu vengono spesso scambiati per kilim, ma una delle differenze di fondo è che lo zilu è tessuto da cotone organico mentre per kilim viene utilizzata la lana. Tradizionalmente, il cotone veniva ottenuto dai campi circostanti nella regione, anche se oggigiorno potrebbe provenire da altrove. Per le regioni più calde più vicine al deserto, il cotone è un tessuto ideale poiché mantiene il fresco d’estate e il caldo d’inverno.

Piante come la robbia, la buccia di melograno e di noce vengono utilizzate come i coloranti naturali del filato di cotone che in genere sono disponibili in due e tre combinazioni di colori: blu e bianco, blu e giallo e verde e arancione. La combinazione vincente di cotone biologico e coloranti vegetali naturali rende questo tradizionale artigianato iraniano un’opzione di souvenir 100% vegana!

I motivi più comuni e tradizionali sono quelli dei cipressi e i motivi geometrici. Tuttavia, i tessitori esperti possono creare circa 60 modelli diversi. Zilu è un tessuto in modo così semplice che il davanti e il retro sono indistinguibili e quindi reversibili.

Le macchine per tessere Zilu assomigliano molto ai telai dei tappeti. I motivi e le fantasie di Zilu sono molto comuni anche a quelli dei tappeti e dei kilim. Eppure ci sono alcuni motivi nello Zilu che possono essere visti negli edifici architettonici dell’Iran.

Zilu, nella maggior parte dei casi viene utilizzato per coprire il pavimento, ma oltre a questo, negli ultimi anni, sono stati sviluppati dei nuovi usi di Zilu come borse e cuscini che hanno portato a una maggiore prosperità questo antico artigianato delle terre desertiche dell’Iran.

Dolci da assaporare o regalare

Gelato persiano: Akbar Mashti

Akbar Mashti è stato il primo iraniano a dedicarsi al settore dei gelati. Il suo vero nome era Akbar Mashhadi Malayeri, era nato in un villaggio a Malayer  nell’ovest dell’Iran. Egli, con l’aiuto finanziario di suo fratello, decise di aprire una gelateria in Iran che sarebbe diventata poi la prima gelateria tipica iraniana.

Akbar Mashti usava alcune erbe invece di additivi alimentari e lavorava fortemente in questo modo. All’epoca, loro hanno dovuto trascorrere gli inverni sulle montagne intorno a Tehran in cerca di ghiaccio perché a maggior ragione non esistevano ancora i frigoriferi nel paese e la gente usava frigoriferi naturali; anche i fratelli hanno scavato fosse profonde fino a 60 metri e vi hanno immagazzinato il ghiaccio conservandolo per l’estate e quindi per la produzione del loro gelato tipico iraniano.

Dopo anni trascorsi dalla vita di Akbar Mashti, il gelato tradizionale iraniano è ancora conosciuto come il gelato di Akbar Mashti che viene servito di solito tra due pezzi di wafer croccante e bianco. L’abbinamento di zafferano e gelato tipo fior di latte profumato con l’acqua di rosa e assaporito con i maltagliati di pistacchio è sicuramente una scelta geniale mentre le gocce di panna ghiacciata al suo interno andranno a completare il sapore. In iran presso òe gelaterie si può ordinare un semplice gelato tradizionale o un gelato allo zafferano o una combinazione di entrambi, e di certo il suo abbinamento con il Faludeh sarà piacevolmente gustoso.

Dolci da assaporare o regalare

Halv Ardeh o tortina al sesamo

Ardeh, oltre ad avere un gusto straordinario, ha anche un altissimo valore nutritivo; ma il sovradosaggio non è raccomandato a nessuno anche perché sarebbe molto calorico perché produce le energie giuste che da consumare durante il periodo invernale ma non solo. Questo alimento nutriente è preparato con la crema di sesamo, farina di frumento, noci tostate e tritate, polvere di cocco, semi di mandorle o girasole, zucchero o succo di uvetta, soluzione di zafferano, polvere di pistacchi e burro. Consumarlo a colazione è una delle abitudini alimentari degli iraniani.