O Dio, salvare questo paese dalla carestia, la siccità e dalla bugia!

Il testamento di Dario il grande Al suo figlio Serse re dei re

Ora che sto andando via da questo mondo,

Ci sono 25 paesi sotto il mio impero,

E in tutti questi paesi vige la moneta iraniana,

Gl` iraniani hanno grande Rispetto per tutti,

Altrettanto le popolazioni di questi paesi verso di loro.

Serse! Figlio mio e successore,

Devi adoperarti come ho fatto io nel mantenere questi paesi!

Il successo per mantenerli è nei seguenti punti:

1-Non intervenire nei loro affari interni.

Una delle abitudini degli iraniani è quella di offrire regali ai propri cari e ai propri amici al ritorno da un viaggio. Ma la specificità di questo dono è che proviene direttamente dalla città in cui abbiamo viaggiato, in altre parole è un ricordo di questo viaggio.

Gli iraniani scelgono la specialità di ogni regione come souvenir da portare a loro familiari e amici.

I ricordi dell’Iran sono vari, come le persone che vivono lì.

In seguito alle guerre, conquiste e lo sviluppo delle frontiere, l’Iran è sempre stato un paese multiculturale e multietnico.

Ogni tribù per sé comprende diversi rami che gli definiamo in seguito:

I persiani

Sono il più grande etnico in Iran, il 65%. Questo popolo ariano, è insediato in Iran dal secondo millennio aC, parla il persiano. Questo popolo, a parte l’Iran, vive in Afghanistan, Uzbekistan e Tagikistan.

L’Iran è la terra dei contrasti, il monte, il mare, la foresta e il deserto sono fianco a fianco e danno al paese dei Persiani un’immagine multicolore.

Gran parte dell’Iran centrale è occupata da due grandi deserti: il Gran Deserto (Dasht-e Kavir) e il Deserto del Vuoto (Dasht-e Lut).

Deserto Mesr

Questo pittoresco deserto si trova nella provincia di Isfahan ed è noto come mare di sabbia. Questo deserto ha un cielo chiaro e pieno delle stelle e per questo è molto interessante per gli astrologi.

Grotta Ali Sadr

Questa grotta naturale d’acqua, è innegabilmente la più bella dell’Iran. È Scoperta nel 1950, ma rimane ancora in parte inesplorata.

Le acque limpide della laguna di Ali Sadr, che è nella lista d’attesa del patrimonio mondiale dell’Unesco, facilitano le gite in barca per ammirare stalattiti, stalagmiti e altre concrezioni di pietra che formano strane sculture.

Il capodanno persiano “NOWRUZ”: il 21 marzo e il primo giorno della primavera

Nella lingua persiano detto il “farsi”, Now significa “nuovo” e Ruz “giorno”; il termine Ruz è il risultato della contrazione del nome di Hormozd, a sua volta deriva dal nome di Ahura Mazdah, il “Signore Saggio” la figura divina della religione zoroastriana. Questa festa coincide con il primo giorno di primavera (21-22 marzo), quando il sole entra nel segno dell’Ariete, il primo segno dello zodiaco. Secondo le mitiche tradizioni iraniane e zoroastriane, Nowruz è il giorno in cui si è creato l’universo che a sua volta può segnare anche la rinascita.

I musei Archeologici nel mondo nascono con lo scopo di fare conoscere al visittore le antiche civilta` ed in tal modo contriburie alla conoscenza delle popolazioni che si sono susseguite nei vari milleni.

L`idea d`un museo a scopo divulgativo a livello di città destinato quindi anche al publico, nasce nel XVIII Sec. In seguito alla rivoluzione Francese e si concretizza con la realizzazione del complesso del Louvre.

In Iran questa esigenza si manifesta  dopo le conquiste in India di Nader Shah (il Napleone dell`Iran 1736 1794, egli porta in Iran famoso diamante, Kue-noor, e il trono del pavone ), ed in seguito agli scavi Archeologici compiuti durante il XLX-XX sec.

Nasce l`attuale sede del Museo Archeoliogico (Iran Bastan) progettato negli anni 30 da Andre Godard, architetto francese, studioso, iranista

Giardini Persiani o Pardis

Sul territorio dell`altopiano iranico troviamo un clima caldo secco con pochissima vegetazione.

L`esigenze dell`uomo furono quelle di ricreare uno spazio che potesse dare un sollievo, un` ombra, un posto vivibile. Forse queste esigenze le aveva ereditate dalle popolazione di origine ariana, che scesero dai territori verdeggianti del nord europa, e che si spinsero fino ai territori aridi dell`asia.

L` elemento basilare per poter realizzare una simile idea e` l`acqua.

L´Iran conta il tempo con tre calendari diversi

Il primo è il persiano che è un calendario solare di origine zoroastriana e possiede 365 giorni divisi in dodici mesi i cui primi 6 mesi hanno 31 giorni, i 5 seguenti 30 e 29 l´ultimo, tranne quando l´anno è bisestile.

Il secondo calendario è lunare ed è quello che attualmente si trova in vigore in tutti i paesi musulmani: è quello che decide le feste religiose ogni anno. Divide gli anni in dodici mesi, ma ha soltanto 354 giorni, perciò la differenza tra i due calendari non smette di crescere ( attualmente c´è una differenza di 40 anni, sebbene ambedue siano stati iniziati nell´anno dell´Egira). Inoltre c’è anche una differenza nel contare il tempo tra l´Iran e gli altri paesi musulmani poiché in questo primo la luna è visibile un giorno più tardi che nel resto dei paesi che professano questa religione, cioè le feste cominciano anche un giorno dopo.